Cultura: dopo tante polemiche la promessa, la ‘Film Commission Abruzzo’ diventerà Fondazione di diritto privato a capitale pubblico

“La Film Commission Abruzzo diventerà una Fondazione di diritto privato a capitale pubblico”. Arriva dall’assessore regionale alla Cultura e Turismo, Daniele D’Amario, quella che suona come una promessa in risposta anche alla polemica sollevata, da più voci, in occasione dell’uscita del film “L’Arminuta”.

E’ accaduto, infatti, che in occasione della prima a Pescara e delle successive proiezioni, in Abruzzo così come al Festival del Cinema di Roma, in molti abbiano lanciato la polemica sul fatto che il film non sia stato girato nella terra di cui narra, la nostra, bensì altrove. E questo a causa delle questioni legate alla mai decollata Film Commission Abruzzo. La stessa autrice del romanzo Premio campiello 2017, Donatella Di Pietrantonio, ha raccontato il “dispiacere” per i paesaggi abruzzesi persi, per forza di cose, nella lettura cinematografica della sua opera: paesaggi preziosi in cui ha fatto muovere i personaggi lungo le pagine del suo acclamatissimo libro.

D’Amario anticipa i contenuti della riforma che toccherà direttamente l’ente considerato strategico per la promozione del territorio e del turismo.

“È un’operazione di grande respiro – chiarisce D’Amario – che permetterà alla struttura di programmare facendo leva su risorse economiche certe. È questa la risposta della Giunta Marsilio alle strumentalizzazioni del Pd regionale sulla Film Commission che il precedente governo regionale ha fatto nascere sulla carta, ma non prevedendo per essa alcuna forma di finanziamento né modalità gestionali. Una scatola vuota, senza alcuna programmazione e senza risorse umane e economiche. Insomma, un’esperienza votata al fallimento. Il coraggio della svolta – ha insistito D’Amario – è arrivato da questa Giunta in due momenti distinti. Il primo portato avanti dal precedente assessore Mauro Febbo che già nel novembre del 2019 a Los Angeles ha intessuto rapporti partecipando all’ American Film Market, uno dei principali mercati audiovisivi al mondo e successivamente, nel novembre del 2020, con un ‘avviso ponte’ di 300 mila euro per erogare contributi per la realizzazione di opere audiovisive, produzione di film con legame storico-artistico-culturale e ambientale. Il secondo momento si sta concretizzando in questi giorni con la decisione della Giunta regionale di dare all’organismo una nuova veste giuridica in grado di gestire direttamente i fondi strutturali europei”.

La nuova forma giuridica di Fondazione di diritto privato a capitale pubblico permette alla Film Commission di fungere da organismo intermedio del Fesr in quanto sottoposto a controllo analogo. Questa nuova collocazione apre ampi spiragli per una programmazione che potrà contare sui fondi strutturali europei 2021-2027, il cui Piano operativo regionale (Por) è in fase di elaborazione e a breve verrà sottoposto all’esame della Commissione europea.

“Una strategia che supera di gran lunga il semplice rifinanziamento di una legge regionale che si è dimostrata ampiamente fallimentare, come erroneamente auspicato dal consigliere Pierpaolo Pietrucci. Fin qui il certosino lavoro di trasformazione della Film Commission, ma la Giunta regionale ha voluto connotare questo impegno con la decisione di alzare la propria quota di compartecipazione. “Proprio così – aggiunge D’Amario – il Presidente Marsilio ha confermato che la quota di compartecipazione regionale ai fondi europei destinati all’attività della Film Commission sarà del 14% anziché l’8%, come previsto da obbligo di legge. Oltre alla forma anche la sostanza. L’esatto opposto di quello che ha fatto la precedente Giunta D’Alfonso”, conclude l’assessore Daniele D’Amario”.