Covid: dal 7 giugno Abruzzo in zona bianca

Alla luce degli ultimi dati, dal 7 giugno l’Abruzzo dovrebbe passare in zona bianca. Prima novità il coprifuoco alle 23, appena entra in vigore il decreto, mentre al 7 giugno alle 24. Restano le regole di comportamento tra cui l’obbligo della mascherina e di rispettare il distanziamento.

Le prime tre regioni a passare in zona bianca saranno, dal primo giugno, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna: via il coprifuoco. È la decisione presa nella cabina di regia a palazzo Chigi. Una settimana dopo, dal 7 giugno toccherà anche ad Abruzzo, Veneto e Liguria. Sempre che i dati dei contagi e delle ospedalizzazioni resti quello attuale. Anche nelle regioni in zona bianca varranno le regole di comportamento, tra cui l’obbligo della mascherina e di rispettare il distanziamento.

La cabina di regia tenutasi a palazzo Chigi ha affrontato anche il tema della presenza di pubblico in eventi e competizioni sportive. La presenza di pubblico – è stato deciso – è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

Matrimoni, ristoranti, centri commerciali, coprifuoco. La cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi per l’aggiornamento delle misure in vigore ha ridisegnato all’unanimità il cronoprogramma delle riaperture, alla luce del miglioramento dei dati. Ecco nel dettaglio le date previste dal nuovo decreto legge che sarà approvato dal Consiglio dei ministri nelle prossime ore.

Appena entra in vigore il decreto scatta il posticipo del coprifuoco, che passa dalle 22 alle 23.

22 MAGGIO – Riaprono i centri commerciali, i mercati le gallerie e i parchi commerciali nel fine settimana e riaprono anche gli impianti di risalita nelle località di montagna, che erano chiusi dall’estate scorsa.

24 MAGGIO – Riaprono le palestre, che in base al decreto del 22 aprile sarebbero dovute ripartire il 1 giugno

1 GIUGNO – Tocca a bar e ristoranti che non hanno spazi all’aperto: si potrà prendere il caffè al bancone del bar o pranzare e cenare fuori anche nei locali al chiuso, cosa quest’ultima, che non era prevista dal decreto in vigore. Possibile inoltre, tornate ad assistere ad una competizione sportiva all’aperto, con una capienza non superiore al 25% di quella consentita dall’impianto e comunque non superiore alle mille persone.

7 GIUGNO Il coprifuoco viene posticipato di un’altra ora: si dovrà rientrare a casa entro la mezzanotte.

15 GIUGNO – Tornano le feste di matrimonio ma per partecipare servirà il green pass, vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Sarà il Cts a definire il numero massimo di partecipanti per gli eventi all’aperto e per quelli al chiuso. Ripartono anche le fiere con la presenza di pubblico, i parchi tematici (che in base al vecchio decreto dovevano riaprire il 1 luglio) i convegni e i congressi

21 GIUGNO – Sparisce il coprifuoco 1 LUGLIO: gli ultimi a ripartire, in base alle scelte fatte, sono le piscine al chiuso, i centri termali, le sale giochi, bingo e casinò, i centri ricreativi e sociali, i corsi di formazione pubblici e privati. Sarà anche questa la data in cui si potrà tornare ad assistere ad una competizione sportiva al chiuso: la capienza sarà limitata al 25% del totale e comunque non potranno esserci più di 500 spettatori. Il 1 luglio è anche la data di ripartenza dei congressi ma si sta ragionando di anticiparla al 15 di giugno con il green pass.

Nella cabina di regia tenutasi a palazzo Chigi sulle misure anti-Covid è stata decisa l’anticipazione della riapertura delle attività di parchi tematici e di divertimento al 15 giugno.

Gli impianti di risalita in montagna riapriranno dal 22 maggio, alle condizioni indicate dalle linee guida. Aperture delle palestre il 24 maggio, quella delle piscine al chiuso il 1° luglio.

Nel monitoraggio pubblicato il 7 maggio nessuna regione aveva il requisito dell’incidenza. Il Molise, che aveva il dato più basso, era comunque a 56. Le cose sono migliorate la scorsa settimana. Il monitoraggio del 14 maggio, invece, presenta una situazione migliore. Prendendo in considerazione i dati fonte Ministero della Salute (periodo 7-13 maggio) sono tre le regioni con numeri da zona bianca: Molise (41), Sardegna (41) e Friuli Venezia Giulia (44) entreranno in questa fascia dal primo giugno, come confermato da fonti governative. Ma non solo. Se il trend dei contagi dovesse proseguire, dal 7 giugno entrerebbero in zona bianca anche Abruzzo (56), Veneto (55) e Liguria (50).