Covid Chieti: il ‘caso’ delle 9 future mamme positive e non vaccinate

Mai così tante tutte insieme: nove donne prossime al parto, positive al Covid-19 e non vaccinate, gestite dall’unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Chieti, diretta dal Marco Liberati

 

Un’altra donna positiva ha partorito proprio questa mattina: il bambino è in buone condizioni ed è assistito dalla Neonatologia e terapia intensiva neonatale diretta da Diego Gazzolo.
Altre cinque donne positive avevano dato alla luce i loro bimbi prima di Natale: per una di queste, non vaccinata, era stato necessario fare ricorso alla respirazione assistita.
Sono, intanto, stazionarie le condizioni di uno dei due neonati di appena 28 giorni ricoverati da ieri mattina nella Terapia intensiva neonatale di Chieti, mentre il gemello appare in miglioramento.

«Il Covid-19 in gravidanza mette a rischio le mamme e gli stessi neonati – spiega Liberati, il quale fa un pressante invito alla vaccinazione -. Tutte le società scientifiche di ginecologia e ostetricia, il Ministero della salute e gli studi condotti fin qui evidenziano che il vaccino è sicuro e rappresenta una barriera fondamentale allo sviluppo della malattia e delle sue complicanze. Non è sufficiente stare al riparo dentro casa, la variante Omicron ha una capacità di diffusione incommensurabilmente più elevata rispetto alle altre forme. Tant’è che finora non avevamo mai dovuto fronteggiare tanti casi in contemporanea».

Per le donne positive al virus è previsto un percorso Covid-19 separato dalle altre puerpere. A loro è dedicata un’area del blocco operatorio Covid-19 del “SS. Annunziata” per la fase del travaglio, il parto naturale o con taglio cesareo. Successivamente i bambini vengono assistiti dai neonatologi, quando necessario in terapia intensiva. Le neo mamme positive al Covid-19 vengono trasferite in Malattie infettive o negli altri reparti Covid-19 dove ricevono assistenza dal personale dell’unità operativa che le ospita e quella specialistica dei ginecologi, nonché delle ostetriche coordinate da Cinzia Di Matteo, che si recano da loro indossando i necessari dispositivi di protezione.

«Teniamo anche conto – evidenzia dati alla mano la ginecologa Francesca Di Sebastiano – che il reparto di Ostetricia e ginecologia continua a svolgere, grazie all’abnegazione e al senso del dovere di tutto il personale, un grande lavoro di assistenza: nell’anno appena concluso abbiamo registrato 1.683 parti con 1.727 bambini nati. Si tratta di un incremento del 10% rispetto al 2020: sono numeri assai significativi, se si considera che a livello nazionale nello stesso periodo c’è stato un decremento del 15% dei nuovi nati».

Nel mese di dicembre ginecologi e ostetriche della Asl Lanciano Vasto Chieti si sono messi a disposizione delle future mamme dando informazioni documentate sull’importanza di proteggere loro stesse e i bimbi in arrivo con la vaccinazione contro il Coronavirus, offrendo anche la possibilità di vaccinarsi al momento con appositi open day nei centri vaccinali. Un impegno quotidiano di informazione e disponibilità che prosegue e che andrebbe accolto da tutte le donne in gravidanza, superando superstizioni e paure ingiustificate, basate sul nulla.

Barbara Orsini: