Corte d’Assise Chieti: morte Valentina Civitarese, perizia per la sorella

Una perizia disposta dalla Corte d’Assise di Chieti accerterà la capacità di Lunella Civitarese di partecipare scientemente al processo  per la morte della sorella

La Civitarese, oggi assente per problemi di salute, insieme al marito Donato Di Meo è accusata di maltrattamenti in famiglia dai quali sarebbe derivata la morte della sorella Valentina Civitarese, che aveva 78 anni.

La perizia disposta oggi dovrà anche stabilire, oltre alla capacità di partecipare scientemente al processo, anche se Lunella Civitarese avesse capacità di intendere e di volere al momento del fatto, nonché l’eventuale pericolosità sociale dell’imputata.

La posizione di Lunella Civitarese è stata momentaneamente stralciata e il 18 marzo la Corte, presidente Guido Campli, giudice a latere Enrico Colagreco, affiderà l’incarico peritale al professor Ildo Polidoro.
Il processo a carico di Di Meo, oggi in aula, va avanti. Ammessi i mezzi di prova richiesti da accusa e difesa, la Corte ha fissato al 29 aprile l’udienza per sentire i testi del pubblico ministero Giancarlo Ciani.

I maltrattamenti avrebbero causato a Valentina Civitarese fratture delle costole e dello sterno, databili circa 10-15 giorni prima del decesso avvenuto il 12 febbraio 2022. Dalle lesioni si sarebbe generata una sepsi nell’emitorace destro.

Marito e moglie avevano assunto la cura e custodia di Valentina, affetta da demenza senile, e l’avevano ospitata in casa sin dal marzo 2020.
I due imputati sono difesi rispettivamente dagli avvocati Domenico Gianluca Travaglini e Maria Elena Cicconetti.