Coronavirus Abruzzo: il restauro di Collemaggio vince premio europeo

Coronavirus Abruzzo: il restauro della Basilica di Collemaggio, durato due anni, è un esempio in Europa. Tra i monumenti italiani il recupero del simbolo aquilano è l’unico ad aver vinto gli European Heritage Awards nella sezione Restauro

Nel giorno della vittoria del restauro della Basilica di Santa Maria di Collemaggio degli European Heritage Awards l’occasione della conferenza stampa virtuale con sindaco Biondi e soprintendente Vittorini da il la per parlare pure di Perdonanza, la festa più importante per L’Aquila che si celebra in agosto. Impensabile oggi immaginare concerti da 12 mila persone, corteo storico o apertura della Porta Santa con spettatori e fedeli gomito a gomito. Sicuramente sarà diversa ma il coronavirus non ferma la storia e la traduzione e il premio vinto ne è la dimostrazione per il sindaco. Si dovranno ripensare comunque gli eventi con formule diverse, una volta che le maglie delle restrizioni si allenteranno.
Il relazione al premio si è espresso il ministro dei beni culturali Franceschini definendo il restauro il simbolo della rinascita della città e apprezzando il lavoro corale di tutti.

Per il sindaco Biondi il premio è importante per tre motivi: il primo perchè sugella un percorso iniziato con il riconoscimento come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco della Perdonanza, prima ancora c’era stata la menzione fatta dal Mibact per l’opera di Beverly Pepper al Parco del Sole. Il secondo motivo è il riconoscimento di quanto fatto in città in questi anni e il terzo motivo è che il riconoscimento proietta in avanti lo sforzo di oltre un decennio di ricerche, studi e approfodimenti nell’ambito del restauro del patrimonio culturale.

Il riconoscimento è il più importante in Europa in tema di restauro. Sono stati premiati 21 progetti provenienti da 15 paesi. Per la categoria restauro però solo Collemaggio tra i monumenti italiani è risultato vincitore. Il restauro è stato curato interamente dalla Soprintendenza sia per la progettazione che per la direzione dei lavori affidata all’architetto Garofalo e alla storica dell’arte Biancamaria Colasacco. La basilica, dopo interventi durati due anni, è stata riaperta a dicembre del 2017. L’architetto Alessandra Vittorini che ha avuto un ruolo essenziale in questo straordinario recupero ha parlato di un successo corale.

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