Coronavirus Abruzzo: i borghi dell’aquilano ripartono con il turismo lento

Coronavirus Abruzzo: Navelli, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, borghi straordinari conosciuti nel mondo che vivono di turismo lento. Con la pandemia più facile godere di questi luoghi in sicurezza

Un settore, quello del turismo, che attualmente è in ginocchio, che dovrà necessariamente cambiare, adattarsi ai rischi ancora presenti legati alla pandemia e ripensarsi. Per le aree interne, per gli splendidi borghi come Navelli, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte può essere un’occasione per garantire vacanze in sicurezza rispettando le regole ma anche per promuovere una forma di turismo più lenta e consapevole. Del resto gli scenari che si hanno a disposizione e la natura circostante permettono di poter godere di quelle meraviglie più in sicurezza rispetto ad altri posti. Il Comune di Navelli già aveva iniziato una politica con gli operatori per il rilancio post sisma del borgo, anche ora ci si sta organizzando con le associazioni del posto come Pro loco ad esempio, con operatori e con il consorzio tutela dop dello zafferano per fornire al visitatore un ventaglio di attività da fare, come sottolinea il sindaco Paolo Federico. L’interesse c’è, un recente video sulle bellezze di Navelli ha fatto tantissimi click e visualizzazioni.
Un turismo green, in bici o a piedi che del resto questi territori offrivano già da prima dell’emergenza sanitaria. Le attenzioni dovranno esserci, sono luoghi che vanno preservati ad ogni costo e certamente non si può pensare ad un turismo di massa. Luoghi come lo splendido Santo Stefano di Sessanio, borgo conosciuto in tutto il mondo, si sono girati film, c’è stato il progetto dell’albergo diffuso. Per il sindaco Fabio Santavicca il comune ha una sua identità turistica ben definita e ha le caratteristiche per pensare ad un turismo diverso con strutture che peraltro non consentono i tanto temuti assembramenti.

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Daniela Rosone: