Coronavirus Abruzzo: cantieri all’Aquila, ripartenza sarà graduale

Coronavirus Abruzzo: ripartiranno anche all’Aquila i cantieri della ricostruzione presumibilmente dai primi di maggio con la fase 2 e questa ripartenza si sta studiando. Per l’Ance sarà graduale, in sicurezza e nella fase iniziale con maestranze del posto

Il prossimo 27 aprile, in Italia, i cantieri potrebbero ripartire. L’Aquila, città di cantieri, è pronta? L’argomento, in realtà, è sul piatto dall’inizio del lockdown. Per la città si tratterà comunque di un momento molto delicato perché potrebbe comportare il rientro delle maestranze da ogni parte del paese e la cosa viene vissuta con non poca apprensione. Ma non è il solo elemento da considerare. Ci sono pure i costi per mettere in sicurezza i cantieri e permettere alla ricostruzione di andare avanti anche fisicamente. Un costo in più che si potrebbe aggiungere al contributo e per questo il sindaco Biondi ha già scritto al presidente Conte, al commissario sisma 2016 Legnini e al ministro De Micheli.

In relazione invece al primo problema si potrebbe arginare facendo tamponi a tutti gli operai applicando i protocolli epidemiologici che prevedono pure la tracciabilità degli spostamenti e invitando gli stessi a restare in città mettendo a disposizione strutture ricettive e alberghi che sono vuoti. Ma chi pagherà?Sono costi in più per i quali andrebbero chiaramente trovate le risorse.

La posizione dell’Ance e del suo presidente Adolfo Cicchetti è molto lineare e dettata dal buon senso: ripartenza graduale contingentata e soprattutto impiego di maestranze locali nella prima fase della ripartenza. Anche sui costi aggiuntivi, per lui si potrebbero prevedere nel contributo.

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Daniela Rosone: