Coronavirus Abruzzo: ansia nei giovani, una piattaforma per trattarla

Coronavirus Abruzzo: il team della professoressa Rita Roncone, ordinario di Psichiatria dell’Ateneo aquilano, ancora una volta a disposizione dei giovani e dei loro disagi in questo momento di stop forzato con una piattaforma digitale

Una clinica virtuale per i disturbi emotivi dei giovani. Una piattaforma on line che si avvicina agli strumenti che quotidianamente usano. L’ansia nei giovani, infatti, è molto diffusa. A snocciolare i primi dati, ad un mese dall’attivazione della piattaforma digitale per il trattamento on line, sono Università e Asl tramite la professoressa Rita Roncone, ordinario di Psichiatria e presidente del corso di laurea in tecnica della riabilitazione psichiatrica.

72 giovani si sono rivolti alla piattaforma con una forte incidenza di giovani donne di età media 23 anni (più dell’80%) per un totale di 645 interazioni. La maggior parte per gestire l’ansia. Il progetto della clinica virtuale è nato in realtà 4 anni fa grazie al dottorato della dottoressa Anna Salza, tecnico della riabilitazione psichiatrica laureata nell’Ateneo aquilano e dottore di ricerca.

Un altro studio pubblicato di recente dal team della professoressa Roncone e del professor Casacchia ha dimostrato che i miglioramenti che si ottengono da un trattamento computerizzato sono uguali ai vantaggi in termini di miglioramento dei sintomi e di partecipazione sociale che si ottengono effettuando un trattamento di gruppo “face-to-face”.

Finanziato dal Dipartimento di Medicina, il progetto prevede l’erogazione di interventi computer-based tramite piattaforma digitale, presso il Servizio di Ascolto e Consultazione per studenti dell’Università degli Studi dell’Aquila per gestire i disturbi di ansia dei giovani utenti. Gli obiettivi del progetto sono quelli di incrementare l’accessibilità ai trattamenti per la gestione dell’ansia ad adolescenti e giovani adulti attraverso interventi gestiti via Internet.

Raccontarsi per aiutare a comprendere lo stato di disagio, messaggi e videochat protette nella massima riservatezza chiaramente. Con la piattaforma si può monitorare l’andamento dei risultati dell’intervento sui giovani e ad ogni utente viene data la disponibilità comunque di sedute face to face, come spiega la professoressa Roncone, molto orgogliosa del lavoro del suo gruppo. L’équipe del progetto #iorestoacasa é composta dalle professoresse Roncone e Giusti, dalle dottoresse Ussorio, Salza, Bianco e Mammarella con il prezioso contributo del professore emerito di psichiatria Massimo Casacchia e con il supporto organizzativo della signora Luigia Marcocci.

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