Consiglio regionale L’Aquila, i dubbi del PD sul piano vaccini

Consiglio regionale all’Aquila tra remoto e presenza. A tenere banco il piano vaccini, chiarito ulteriormente dall’assessore Nicoletta Verì collegata in remoto. Varie interpellanze e interrogazioni su temi sanitari, progetto di legge su fibromalgia, difensore civico con un po’ di maretta nel centro destra, nomina al Marrucino.

A sollevare ancora diversi dubbi sul piano vaccinale è il consigliere del Pd Antonio Blasioli, sia sulle percentuali di ultra ottantenni vaccinati che sulla data di inizio per disabili e fragili, indicata per mercoledì ma soprattutto ha denunciato una situazione capitata a Pescara con file di anziani assembrati sulle scale e sulla vaccinazione fatta anche ad ultra ottantenni con l’AstraZeneca.

Su questa faccenda segnalazioni sono arrivate anche dal capoluogo. AstraZeneca, come si sa, ora non ha più limiti di età e può essere somministrato tranquillamente ma negli ambulatori vaccinali si hanno più vaccini a disposizione, proprio perché in base alle patologie che un utente può avere il medico vaccinatore che ha la responsabilità sceglie.  Brucchi lo ha chiarito proprio ieri in conferenza stampa assieme alle Verì che ha ricordato su questo l’importanza del medico di base che conosce la storia clinica dell’assistito. Una cosa è certa: nessuno può scegliersi il vaccino, dipenderà da disponibilità e patologie.

Intanto fuori all’Emiciclo è tornato oggi il comitato spontaneo di lavoratori, prevalentemente fatto da operatori della montagna e del turismo, che denuncia come ad un mese dal primo presidio la Regione ancora non abbia erogato i ristori del Cura Abruzzo 1 e 2.