Il giorno dopo la sentenza del Tar Abruzzo sulle ultime comunali, Pescara si è svegliata inquieta e piena di domande. Intanto Costantini esulta e Masci annuncia ricorso al Consiglio di Stato
Una su tutte: quando circa 16.000 cittadini dovranno ripetere il voto nelle 27 sezioni indicate finite nel mirino del Tar Abruzzo?
Tra le persone coinvolte in prima persona ci sono ovviamente l’attuale sindaco Carlo Masci, candidato del centrodestra, eletto anche con quei voti oggi discussi, e lo sfidante Carlo Costantini, candidato del centrosinistra, dal cui schieramento è partito il ricorso volto ad accertare le presunte irregolarità nello spoglio.
Costantini ha espresso soddisfazione per la decisione del Tar Abruzzo che ha annullato il risultato del voto delle elezioni comunali del 2024 in 27 sezioni della città di Pescara, sulle 170 totali. Stamani, in conferenza stampa davanti al Comune, Costantini era con i legali che hanno curato il ricorso e le due ricorrenti.
Poco dopo, il sindaco Carlo Masci con tutto l’esecutivo e i consiglieri di maggioranza ha ufficializzato il ricorso al Consiglio di Stato. Durante la conferenza stampa di Masci è arrivato anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per portare sostegno al primo cittadino.
Le parole di Marco Marsilio:
“L’atteggiamento di chi perde in maniera molto evidente le elezioni e va a cercare i cavilli dentro i verbali si dovrebbe commentare da solo, però siamo qui e spero che alla fine ‘un giudice a Berlino’ si troverà, come per altri tanti altri casi che hanno visto protagonista la giustizia amministrativa di questa città”.
Intervenendo brevemente alla conferenza stampa che il sindaco, Carlo Masci, ha indetto sul tema, il governatore parla di “una casistica infinita e io penso che se con lo stesso atteggiamento capzioso andassimo a guardare almeno nelle grandi città dove i seggi sono centinaia, non troveremmo forse una sola elezione che non abbia almeno gli stessi difetti. Penso ci si debba affidare, come sta facendo il sindaco – aggiunge – al Consiglio di Stato, perché è assolutamente legittimo e fondato
portare avanti le ragioni che puntano alla sostanza della conservazione di un voto che ha fatto registrare migliaia di voti di vantaggio rispetto al secondo classificato”.
Marsilio poi si dice dispiaciuto per il fatto che “una parte dei nostri avversari politici stia inquinando questa vicenda con accuse calunniose di dolo, di broglio. Io – dice – li inviterei
a essere calmi, perché oltre un certo limite poi c’è anche una rispettabilità e una onorabilità che devono essere difese fino in fondo. Siamo pronti a discutere nelle sedi giudiziarie e io sono qui a portare sostegno morale, politico e umano al sindaco che affronterà con i suoi colleghi questa vicenda nelle sedi competenti. Un conto è discutere se c’è stata correttezza e perizia nel compilare verbali, altro conto è lanciare nell’aria sospetti di attività criminose, perché c’è un limite”.
Ricordiamo che il TAR ha stabilito che, fino alla nuova proclamazione, gli organi elettivi comunali continueranno a esercitare le loro funzioni per l’ordinaria amministrazione e gli atti urgenti. Non è ancora chiaro come e quando si voterà di nuovo nelle 27 sezioni, che sono le seguenti:
2, 25, 28, 31, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 51, 55, 57, 71, 73, 74, 78, 89, 90, 95, 117, 137, 140, 145, 157, 166, 169.
