Pausa di riflessione e confronto più ampio: stop temporaneo al discusso emendamento sui chioschi amovibili sulla Costa de Trabocchi, in Abruzzo
La Commissione regionale Territorio, Ambiente e Infrastrutture è tornata, con il presidente Emiliano Di Matteo, sulla proposta di legge, già approvata dai Commissari nella precedente seduta, recante “Disposizioni per favorire il recupero, la riconversione e la riqualificazione delle aree produttive”, su iniziativa del consigliere Nicola Campitelli (FdI).
Il confronto di ieri oggi si è concentrato su un emendamento dello stesso Campitelli che apre alla possibilità di insediare chioschi di ristoro amovibili, a distanza di minimo 400 metri l’uno dall’altro, sulla via Verde della Costa dei Trabocchi. Pur trattandosi di strutture che non lascerebbero traccia nei mesi invernali, quindi completamente smontabili, l’emendamento ha già ricevuto molte critiche, anche per la distanza ritenuta minima e per l’impatto ambientale su un territorio da valorizzare sì, ma non da invadere.
A discuterne in Commissione sono stati invitati i sindaci dei Comuni di San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, San Salvo, Francavilla al Mare e Ortona. Insieme hanno inoltrato una richiesta di rinvio della discussione, in modo da produrre una proposta specifica e condivisa anche con il presidente della provincia di Chieti, Francesco Menna.
Hanno portato il loro contributo in Commissione anche Chiara Delpino, sovrintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara; Roberto Orsatti, responsabile Area Paesaggio e Tutela territoriale; Lido Legnini, presidente Confesercenti Abruzzo con il dirigente Carlo Rossi.
Sono stati infine ascoltati i rappresentanti delle diverse realtà ambientaliste come Francesco Cerasoli, per WWF Abruzzo; Roberto Di Vincenzo, presidente Gal Costa Trabocchi; Filippo Catania, coordinatore regionale Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab); Pierluigi Vinciguerra, presidente di Italia Nostra Abruzzo; Andrea Pompa, rappresentante del Centro di Documentazione dei Conflitti Ambientali (CDCA) e Valerio Nardone, presidente dell’associazione di promozione sociale I Trabocchi.
Tutti gli intervenuti hanno depositato documenti e memorie, con i rispettivi contributi, a seguito dei quali il proponente Nicola Campitelli ha comunicato di voler “rinviare la discussione per lasciare spazio ad un confronto più ampio”.
“Non partiamo da zero – ha dichiarato Campitelli – abbiamo un Piano di Sviluppo Territoriale della Costa dei Trabocchi promosso tra i vari enti e condiviso con la Sovrintendenza e i Comuni che mira a valorizzare l’area costiera abruzzese, favorendo uno sviluppo sostenibile. Abbiamo dunque una visione, andremo avanti per obiettivi in un’ottica di equilibrio d tutte le sensibilità. Non siamo per un turismo di massa dobbiamo essere bravi a trovare una mediazione. Questa la sfida”.
Il progetto di legge “Salva Casa Abruzzo”, che conteneva anche l’emendamento in questione, sarà incardinato nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio regionale, programmato per mercoledì 11 giugno.
“Fin dall’inizio, il M5S ha contrastato con forza questo emendamento, presentando una serie di modifiche ostruzionistiche che hanno di fatto bloccato l’intero provvedimento e costretto il proponente a ritirarlo in Commissione, rinunciando poi a presentarlo anche nel prossimo Consiglio regionale. Una vittoria politica netta del Movimento 5 Stelle, che ha evitato un colpo di mano ai danni di uno dei territori più iconici e fragili d’Abruzzo.
È inaccettabile pensare di trasformare la Costa dei Trabocchi in una lunga fila di chioschi e noleggi senza alcuna visione strategica. – dichiara il capogruppo M5S Francesco Taglieri – Siamo favorevoli al potenziamento dei servizi lungo la Via Verde, ma solo attraverso una pianificazione seria, rispettosa dell’ambiente e condivisa con chi vive e amministra quei territori”.
“La Costa dei Trabocchi è un bene comune, non una terra di conquista – aggiunge la consigliera M5S Erika Alessandrini – Ogni intervento deve essere il risultato di una visione condivisa, capace di coniugare turismo sostenibile, mobilità dolce e tutela ambientale. Ed è questo il lavoro che vogliamo costruire attraverso un tavolo regionale permanente, aperto, trasparente e concreto”.

“Fin dall’inizio, il M5S ha contrastato con forza questo emendamento, presentando una serie di modifiche ostruzionistiche che hanno di fatto bloccato l’intero provvedimento e costretto il proponente a ritirarlo in Commissione, rinunciando poi a presentarlo anche nel prossimo Consiglio regionale. Una vittoria politica netta del Movimento 5 Stelle, che ha evitato un colpo di mano ai danni di uno dei territori più iconici e fragili d’Abruzzo.