Chieti, una casa più grande per Yelfry: il sindaco indica la strada

Il sindaco di Chieti Diego Ferrara risponde all’appello della mamma del giovane ferito nella sparatoria di Pescara che chiede una casa senza barriere architettoniche per poterlo accogliere dopo le cure

Ieri al Tg8 l’appello di Melani, la mamma di Yelfry Rosado Guzman, il cuoco dominicano di 23 anni residente a Chieti, che ha rischiato di morire dopo essere stato raggiunto da cinque colpi di pistola lo scorso 10 aprile nel locale nel cui lavorava a Pescara. Il giovane, dopo lunghi mesi trascorsi tra ospedale e riabilitazione, a Natale dovrebbe tornare a casa, c’è tuttavia il problema che Yelfry arriverà su una sedia a rotelle e in casa, piuttosto piccola in cui vivono altre 6 persone, ci sono barriere architettoniche difficili da superare.
Così il sindaco Diego Ferrara: “Se come sembra la famiglia del ragazzo abita in una casa privata, può fare immediatamente domanda in Comune per emergenza abitativa”.
Nel caso in cui la famiglia volesse accedere agli alloggi popolari, il sindaco ha voluto precisare che gli alloggi di proprietà dell’Ater vengono assegnati nel rispetto di una graduatoria stilata da un’apposita Commissione.
“Una volta fatta la graduatoria – continua Ferrara – una Commissione comunale chiama, a scalare, le persone che vi rientrano per la consegna delle chiavi. Non è in questo caso il sindaco ad assegnare le case popolari”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.