Chieti: provocò la morte del fratello colpendolo alla testa, cade l’accusa di omicidio volontario

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Causò morte fratello, cade accusa omicidio volontario. L’accusa di omicidio volontario pluriaggravato riqualificata in omicidio preterintenzionale, un reato, quest’ultimo, che consente all’imputato di accedere al rito abbreviato.

E’ quanto ha deciso oggi il gip del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino nei confronti di Giuseppe Giansalvo, 22 anni di Miglianico, attualmente agli arresti domiciliari per aver provocato la morte del fratello Matteo dopo averlo colpito alla testa con un rullo per pittura durante una lite per futili motivi ovvero per il possesso del rullo stesso. Un colpo che causò alla vittima una ferita lacero contusa con successiva emorragia cerebrale e frattura della teca cranica, portandolo alla morte, un fatto aggravato dai futili motivi che vengono contestati anche nell’omicidio preterintenzionale. Il fatto si è verificato il 17 gennaio scorso a Miglianico, nell’abitazione in cui i due fratelli vivevano. Per Giansalvo il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto il processo con il rito
immediato e questa mattina il difensore, l’avvocato Marco Femminella, durante la discussione ha evidenziato che l’omicidio preterintenzionale è la qualificazione sulla quale ci si sarebbe potuti confrontare. La difesa questa mattina ha prodotto la consulenza, redatta dall’ingegnere Pierluigi D’Angelo, sul calcolo della forza espressa dal giovane nello sferrare il colpo, una relazione da cui emerge che la forza impiegata da Giuseppe Giansalvo non andò oltre il 50% di quella che avrebbe potuto esprimere. Alla luce della riqualificazione del reato in omicidio preterintenzionale, l’avvocato Femminella chiederà il rito abbreviato.