Il Consiglio comunale di Chieti adotta la variante sull’ex San Camillo. Sindaco, presidente del Consiglio, Giunta e maggioranza: “Un diritto della città regolato da leggi vigenti”. Consiglio straordinario sulla localizzazione della Cittadella
Sì del Consiglio comunale di Chieti alla Variante specifica al PRG ex art.li 64 e 77 Titolo V-Capo I della L.R. 58 del 20.12.2023 relativa all’ex Ospedale San Camillo a Santa Barbara – Modifica della categoria di intervento da “Conservazione” a “Restauro” di cui alla Delibera di C.C. 625 del 25.03.2014.
I lavori sono cominciati con la consegna agli atti del Consiglio alla presenza della Digos e della Polizia Locale da parte della consigliera Di Roberto di una dichiarazione circa un tentativo di intimidazione dei votanti, riferito come fatto grave dal presidente del Consiglio comunale.
L’atto è stato adottato in tarda serata con i voti della maggioranza e dei consiglieri della Lega e il voto contrario di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Italia Viva, Udc e il Gruppo Teti.
“Abbiamo proposto la variante perché il destino del San Camillo non può essere quello di ripianare il debito prodotto dalla Asl di Chieti, l’edificio ha un valore grande e importante che la variante approvata in Consiglio ha inteso tutelare – così il sindaco Diego Ferrara e il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo la Giunta e la maggioranza – . Un atto adottato principalmente per tale ragione e nel pieno rispetto delle leggi e delle funzioni dell’Assise civica, nonostante maldestri e gravissimi tentativi di influenzare il voto dei consiglieri su cui, sentita l’avvocatura comunale, faremo le giuste valutazioni. L’ex sanatorio ha una vocazione sanitaria e tale deve rimanere, come pensano anche partiti non di centrosinistra, per questo, in trasparenza e attraverso la legge, abbiamo applicato le tutele urbanistiche consentite dalla legislazione regionale vigente, lo abbiamo fatto in nome e per conto della città di Chieti, che ha diritto a ché strutture di tale pregio vengano riqualificate con un progetto che sia rivolto e voluto per la comunità cittadina. Spiace che la Regione la pensi diversamente e che il presidente annuncia battaglia su un atto che vuole dare il giusto valore a quello che è un patrimonio pubblico. Il nostro intento era e resta positivo: se avessimo avuto modo di confrontarci direttamente con la Regione sulla delocalizzazione proposta e su cui il Comune non è stato sentito, avremmo potuto spiegarne approfonditamente le ragioni, come abbiamo fatto con la variante. Invece la delibera è stata intesa solo come ostativa a un progetto di delocalizzazione che, a prescindere dalle diverse posizioni, comunque risulta più costoso e più penalizzante per degli uffici che se rimarranno in centro continueranno ad alimentare un’economia importante per Chieti”.
In chiusura della seduta e viste le diverse istanze in tale senso, i consiglieri di maggioranza hanno richiesto un Consiglio comunale straordinario, aperto a tutti i soggetti competenti, in merito alla localizzazione della Cittadella Giudiziaria.
