Chieti, il Covid non ferma il Venerdì Santo

Chieti: il Covid non ferma il Venerdì Santo, il Vescovo Forte in processione con la Croce.

Parla il Governatore del sacro Monte dei Morti, Giampiero Perrotti: “Come lo scorso anno, l’arcivescovo, Bruno Forte, porterà la Croce del Cristo Morto partendo, stavolta dalla Cattedrale di San Giustino fino alla Trinità. Previsti tre rappresentanti dalla Confraternita.”

Il Covid non ferma il rito del Venerdì Santo, certo non ci sarà la partecipazione lungo il tragitto dei cittadini a causa della pandemia ma la fede sarà rinnovata con l’arcivescovo, mons. Bruno Forte, che porterà in Processione la Croce con il Cristo Morto, stavolta, dopo l’azione liturgica, alle 17.00, dalla Cattedrale di San Giustino fino alla Trinità. Perrotti aggiunge poi che saranno presenti, nel piccolo corteo, anche tre rappresentanti dell’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti, oltre al valletto con il labaro. Rete8, anche quest’anno, seguirà in diretta, il rito del Venerdì Santo a Chieti dalle 17.00 sul canale 10. Giunti alla Trinità, avverrà la benedizione, anche qui con il divieto di partecipazione dei fedeli per le norme anti Covid. Sarà presente il sindaco Ferrara e un altro delegato dell’amministrazione comunale. Ogni minimo dettaglio, spiega ancora Perrotti, verrà messo a punto nel corso di incontri in Prefettura e Questura.

Seguita da migliaia di fedeli provenienti anche da fuori regione che, prima della pandemia, si riversavano lungo le strade, le piazze e i vicoli di Chieti per assistere al corteo scandito dalle struggenti note del Miserere di Saverio Selecchi, quest’anno si ascolteranno solo le note da balconi e finestre e nell’intimo di ognuno, ogni istante sarà vissuto diversamente ma intensamente.

La processione del Venerdì santo di Chieti è considerata fra le processioni più antiche d’Italia. La sua origine, secondo leggende tratte da Girolamo Nicolino, risalirebbe all’842 d.C., anno in cui si concluse ufficialmente la ricostruzione della prima cattedrale dedicata a San Tommaso (attualmente parte della vecchia cattedrale costituisce la cripta della nuova dedicata a San Giustino), che era stata distrutta nell’801 da re Pipino. Con la ricostruzione della cattedrale sarebbe nata la processione del Venerdì santo. La sua conformazione attuale risale però solo al XVI secolo, quando nacque L’arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti con sede nella cattedrale, che ne cura l’allestimento e la preparazione. Solo nel 1650 si hanno notizie certe mediante documenti, sulla confraternita della cattedrale, riguardanti un pellegrinaggio che il Monte dei Morti organizzò in Roma in occasione dell’Anno santo e nel quale vennero portati in processione uno stendardo nero con il simbolo del sodalizio, una “Morte” a grandezza naturale e un catafalco ricoperto in velluto damascato e sul quale era adagiato la statua di Cristo.