Chieti Ferrara su Corte dei Conti: “Amarezza, ma fiducia nei giudici”

Il commento del sindaco di Chieti Diego Ferrara e degli altri amministratori, dopo l’appello della Procura della Corte dei Conti rispetto alla sentenza che li ha assolti in primo grado, sul dissesto dei conti del Comune

È fissata al 23 settembre l’udienza in forma collegiale davanti alla Corte dei conti in cui si deciderà se dare seguito o meno all’accusa di danno erariale per il sindaco Diego Ferrara, l’assessore Tiziana Della Penna e sei revisori dei conti (Ilaria Valentini, Maria Domenica Di Carlo, Enza Di Domenico, Angelo Palombizio, Alfonso Di Sabatino Martina e Luciana Cunicella), che la Procura regionale della Corte dei conti ha tirato in ballo nell’ambito della vicenda legata al dissesto finanziario del Comune di Chieti.

Il ricorso, che arriva dopo una prima assoluzione, è stato presentato dal sostituto procuratore Maria Ciani, che ha impugnato il decreto del giudice monocratico Paola Lo Giudice che in prima istanza aveva individuato nell’ex sindaco Di Primio e nell’ex assessore Valentina Luise gli unici responsabili del crac da 78 milioni di euro dell’ente teatino. Ora invece tornano in ballo anche sindaco, assessore in carica e revisori dei conti, che in caso di condanna, sarebbero chiamati a pagare in tutto oltre 300 mila euro, con l’aggiunta di una sanzione interdittiva di incandidabilità per dieci anni per Ferrara e Della Penna, proprio alle porte di una nuova campagna elettorale che la prossima primavera richiamerà al voto i cittadini di Chieti.

«La richiesta della Procura della Corte dei Conti era fra gli scenari possibili a fronte della sentenza di assoluzione emessa sul nostro operato da parte della magistratura contabile un mese fa», hanno dichiarato il sindaco Ferrara e l’assessore Della Penna, aggiungendo: «Confidiamo che la sentenza di assoluzione venga ribadita, alla luce dei fatti prodotti già in quella sede e alla memoria che contribuiremo a fornire in occasione dell’udienza di settembre. Umanamente crea un po’ di amarezza, ma non sfiducia nell’azione della giustizia che abbiamo già avuto modo di vedere all’opera con la sentenza che ha chiarito ruoli e responsabilità a cui la Procura ora si appella».

E dunque in quest’estate rovente resta al momento congelato il clima di pre-campagna elettorale, che già iniziava a delinearsi, in attesa della sentenza del 23 settembre che farà luce anche sulle strategie politiche delle prossime amministrative del Comune di Chieti.

 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.