Cepagatti: manca l’acqua, famiglie e agricoltori in difficoltà

Il problema acuito dall’assenza di piogge. Dopo l’interruzione del servizio di distribuzione idrica da parte del Consorzio di Bonifica Centro, ora a Cepagatti, e non solo, viene a mancare anche l’acqua potabile

In sintesi, il Consorzio si ferma fino al 31 dicembre, i consumi per irrigare aumentano in modo rilevante, l’Aca blocca l’erogazione. Tanti i disagi per le attività commerciali e le famiglie. Camillo Sborgia-Assessore comunale di Cepagatti:

“I Consorzi di Bonifica sono tutti commissariati e c’è ancora un regolamento irriguo che risale agli anni ’50 quando i cambiamenti climatici, a differenza di oggi, non c’erano. Il regolamento irriguo è anacronistico. Il Consorzio di Bonifica si impegna a dare l’acqua per irrigare solo dal 15 aprile al 15 ottobre. E’ necessario rivedere tutto il funzionamento dei Consorzi di Bonifica. Mi appello alla politica regionale, sia alla maggioranza che alla minoranza, perché affronti queste problematiche nel più breve tempo possibile. Altrimenti il rischio fallimento per molte aziende è concreto.
Inoltre, il rapporto tra i Consorzi di Bonifica e l’Enel risale ai Regi Decreti. Ho scritto anche al Prefetto perchè la situazione sta diventando insostenibile. I consumi dell’acqua stanno aumentando perchè le famiglie ne fanno uso diverso. Non solo per bere e lavare ma anche per innaffiare fiori e giardini. Ci deve essere un’ulteriore apertura per l’irrigazione almeno per altri 30 giorni, fino al 30 novembre sperando che arrivino le piogge.
I Comuni in difficoltà sono: Cepagatti, Rosciano, Alanno, Pianella, Spoltore, la stessa Pescara, Moscufo. In totale una decina. Non è possibile che un bacino di utenza di oltre 100 mila abitanti sia abbandonato a se stesso. La politica è chiamata a dare risposte immediate visto che controlla i Consorzi di Bonifica. La chiusura dell’acqua deve essere differita di almeno 20/25 giorni per risolvere le priorità più urgenti. Successivamente servirà un tavolo per rivedere le convenzioni che sono anacronistiche”.