Celano: primo consiglio dopo arresti, manca numero legale

 “Le nostre dimissioni sono sul tavolo, facciamo appello alle forze sane dell’intero consiglio ad unirsi a noi affinché, nei modi stabiliti della legge, si possa arrivare in breve tempo a ridare dignità e pienezza di poteri alla massima istituzione comunale”. È la posizione dei consiglieri Ranalletta, Cotturone e Marcanio espressa a margine della seduta del consiglio comunale di Celano andata deserta per mancanza di numero legale.

“Quella di ieri – commentano i consiglieri del gruppo ‘Per Celano’ – è stata l’ennesima riprova che non ci sono le condizioni minime per proseguire in maniera ordinata l’attività amministrativa. Abbiamo assistito all’ulteriore sfaldamento di una ormai ex maggioranza che non è nelle condizioni politiche, amministrative e numeriche per fare gli interessi dei celanesi. I fatti sono noti: la mancanza del numero legale, a causa delle assenze tra le file della maggioranza, non ha permesso il normale svolgimento dell’assise civica che, è utile ricordare, non era una seduta qualsiasi, ma il primo consiglio comunale dopo l’inchiesta che ha azzerato il vertice politico e burocratico del comune. Un consiglio tanto atteso dall’opinione pubblica, oltremodo caricato da parte della maggioranza di contenuti politici per dare un segnale di normalizzazione, si è risolto con un nulla di fatto. Quella di ieri, è stata ancora una brutta figura da parte di chi, in maniera ostinata, sta causando grave danno alla nostra Città. In questo stato di cose, con un con un consiglio comunale che non riesce a riunirsi e con la giunta commissariata, conclude la nota, riteniamo che l’accanimento terapeutico sia dannoso e che l’unica soluzione possibile è quella di tornare a nuove elezioni ridando parola ai cittadini di Celano”.