Case Ater Teramo, il sindaco D’Alberto sollecita risposte

Il sindaco di Teramo D’Alberto è intervenuto sulla vicenda delle case Ater di via Adamoli e via Balzarini: è pronto ad aiutare l’azienda per l’edilizia residenziale, ma basta ritardi

Nel primo caso i residenti non intendono rientrare per i danni riscontrati agli alloggi dopo la conclusione dei lavori di riparazione; invece in via Balzarini, un edificio altamente domotizzato, gli inquilini contestano le grandi somme da pagare per le spese condominiali.

“Il Comune di Teramo – ha dichiarato il sindaco – è vicino ai cittadini ed è pronto ad aiutare l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, ma ogni ulteriore ritardo nel dare risposte alle famiglie è intollerabile. La situazione che da troppo tempo stanno vivendo gli inquilini delle case Ater di via Balzarini, così come la paradossale situazione che devono affrontare oggi gli inquilini del palazzo Ater di via Adamoli che dopo anni di attesa non possono rientrare nelle loro abitazioni per la situazione trovata al momento della restituzione delle chiavi, non ha rispetto nei confronti della Persona e di ciò che a ciascuno di noi è caro, ovvero il luogo in cui si vive. Come amministrazione comunale, come sindaco della città capoluogo, siamo e sono a disposizione per lavorare insieme, a partire da subito, a tutto ciò che, evidentemente, sino ad oggi non è stato fatto con la dovuta attenzione. L’Azienda Ater, di cui comprendiamo le oggettive difficoltà organizzative e di organico, ora deve agire e dare risposte concrete alle legittime richieste dei suoi inquilini”.

Il sindaco Gianguido D’Alberto ha espresso la vicinanza dell’amministrazione comunale agli inquilini delle palazzine interessate:

“Per quanto attiene alla situazione di via Balzarini, dove i problemi sono noti da tempo, ad oggi da parte dell’Ater non c’è stata, come denunciano i cittadini, nessuna risposta. Nei giorni scorsi, a ridosso delle festività natalizie, gli inquilini si sono visti recapitare pesanti ingiunzioni di pagamento. Una situazione insostenibile a fronte della quale è necessario che l’Ater dia risposte alla numerose richieste di documentazione tecnica, contabile, contrattuale e amministrativa che le sono state inoltrate e sui costi condominiali”.

Il sindaco è intervenuto anche sulla situazione di via Adamoli:

“Il Comune ha firmato l’ordinanza di rientro sulla scorta della documentazione ricevuta – conclude il primo cittadino – e lo ha fatto con gioia perché finalmente, dopo anni, intere famiglie sarebbero potute tornare a casa. Ma ad oggi ciò non è accaduto. Siamo disponibili a supportare l’Ater, sempre accanto ai residenti che si trovano nella paradossale situazione di non avere più il Cas senza poter tornare nelle proprie abitazioni: il protrarsi di tutti questi disagi non è più accettabile dalla nostra comunità”.