Cantiere bloccato in Via Fornace Bizzarri: il Comune sollecita la ditta a mantenere i suoi impegni

Su Via Fornace Bizzarri, a Pescara, dopo le polemiche dei mesi scorsi per l’asilo nido al posto del parco, irrompe anche il “solito” contenzioso  di appalti e subappalti, cantiere fermo ed irritazione da parte di Comune e residenti.

Uno stop tecnico in attesa che la ditta, che si è aggiudicata l’appalto,  si chiarisca con la ditta subappaltatrice per i lavori in cemento armato. Un fraintendimento, sembra, sui prezzi da applicare, che si è purtroppo tradotto con il mancato pagamento degli operai pronti a manifestare davanti al Comune giovedì prossimo. Una vicenda, dunque, tutta legata ai rapporti interni tra le due ditte, ma che non ha potuto non creare irritazione sia da parte dell’Amministrazione Comunale, che da parte dei residenti. Da Palazzo di città ci fanno sapere che è già stata inviata una nota di sollecito alla ditta appaltatrice affinché mantenga i propri impegni, anche con le maestranze, e che dal punto di vista formale, come prevede la legge, è stato già pagato il 30% di quanto dovuto e che una volta ricevuto il S.A.L. (Documento sullo stato di avanzamento dei lavori)  verrà pagato il resto. Senza voler strumentalizzare più di tanto la questione, dopo le numerose battaglie portate avanti per un parchetto raso al suolo in nome del PNRR, i residenti, solidarizzando con gli operai, non possono che manifestare una certa paura per ciò che sta avvenendo:

“Sappiamo come vanno certe cose in Italia – ci riferisce Alessandra De Nardis del Comitato di Via Fornace Bizzarri – con  questo tipo di contenziosi che rischiano di bloccare, chissà per quanto tempo, il cantiere. Abbiamo onestamente paura che questo scheletro di cemento  faccia bella mostra di sé per tanto, troppo tempo e che dopo essere stati danneggiati con la distruzione di un luogo di aggregazione per noi fondamentale, dobbiamo subire, anche, una beffa di questo tipo.”

LE PRECISAZIONI DELLA DITTA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

La redazione è stata contattata dalla società appaltatrice dei lavori dell’asilo in questione, la quale ha precisato di aver pagato fino all’ultimo centesimo l’impresa sub appaltatrice (così come concordato e sottoscritto con regolare contratto di sub appalto). Inoltre, per il lenzuolo apparso nei pressi del cantiere in discorso, proprio in queste ore il legale rappresentante della società interessata sta  rivolgendosi alla Procura della Repubblica per ipotesi di reato commesse ai danni della società stessa.

“Operiamo nel settore da più di 50 anni ed abbiamo sempre rispettato gli impegni sia con enti pubblici che con aziende subappaltatrici – spiega ancora più nel dettaglio il titolare della ditta appaltatrice – non c’è stato alcuno stop al cantiere i lavori proseguono ed anche in questo caso rispetteremo gli impegni come abbiamo sempre fatto e non permetteremo a nessuno di nuocere alla nostra immagine.”