Campo Imperatore: l’albergo che ospitò Mussolini avrà spa, piscina e 80 posti letto

Presentato il nuovo progetto di riqualificazione dell’albergo di Campo Imperatore, passato alla storia per aver ospitato Mussolini. Il cantiere partirà in primavera. 80 posti letto, mosaici, una spa e una piscina: queste alcune delle novità.

Anni fa il Comune fece un accordo con il Provveditorato Opere Pubbliche per ristrutturare l’albergo. “Fu una scelta infelice – ha ricordato Biondi – senza nulla togliere alla bravura dei tecnici. L’opera è così tornata in capo al Comune dopo i ritardi accumulati. Il primo progetto da 3 milioni di euro era stato annunciato ad ottobre 2018 ma si arenò, come tutti ricorderanno”.

L’importo del progetto totale è di 3 milioni 800 mila euro. Nel maggio 2020 al Cipe è stata portata l’integrazione dei fondi.

Il Rup è il dirigente comunale Roberto Evangelisti. Solo un anno fa sono tornati al Comune tutti i documenti e sono stati chiesti i pareri che mancavano. Ora si è in attesa della ratifica del parere del comitato tecnico dei Vigili del Fuoco; poi potrà partire la gara d’appalto. La previsione è di averla a fine ottobre. A metà novembre si prevede di avere la validazione della progettazione esecutiva per arrivare a fine novembre con l’avvio della gara e consegnare i lavori a marzo del 2022. La stima dei lavori è di un anno e mezzo, salvo complicazioni legate al maltempo in quota. La ristrutturazione dell’albergo porterà benefici a tutta la zona secondo l’amministratore del Ctgs Dino Pignatelli. L’architetto Evangelisti è entrato nel merito del progetto: “Ci sarà una spa con piscina a piano terra un pò rivista rispetto al progetto iniziale. Anche i piani superiori sono stati in parte ridisegnati. Il progetto punta anche sulla salvaguardia storica abbattendo però tutte  le barriere architettoniche. La hall di ingresso sarà ristrutturata lasciando le pavimentazioni in mosaico. La sala lettura sarà recuperata usando l’illuminazione naturale. Le camere resteranno le stesse più o meno con 80 posti letto. Previsti anche Interventi sugli affreschi e anche gli impianti saranno rinnovati anche quello antincendio. Alcuni locali avranno riscaldamento a pavimento. Oltre a questo ovviamente è previsto l’adeguamento sismico”. 

Pignatelli ha aggiunto altri particolari sul bacino sciistico annunciando che per il collegamento si è chiesto di iniziare non da Montecristo ma di spostarsi con una telecabina dalla Fossa di Paganica alla Scindarella per avviare la stazione e ampliare il bacino sciistico con questa possibilità della Scindarella.

Questa Doppia funzione è stata accettata – ha chiarito l’amministrazione – poi bisognerà arrivare su Montecristo superiore ed è importante non solo per l’inverno, per consentire l’accesso in quota a chi usa l’impianto a fune che occuperebbe solo un basamento senza interrompere percorso degli animali.  Intanto l’ostello in quota passa dalla gestione dei fratelli Mancini, che lo hanno tenuto per 4 anni, ad un gruppo di imprenditori di Paganica: Volpe e Di Nardo. Qualche difficoltà per gli altri due bando scaduti il 30.