Campagna di “Noi per la famiglia” Abruzzo contro l’eutanasia

Al via la campagna di “Noi per la Famiglia” e Ass. “Pro Vita e Famiglia” contro l’eutanasia e la depenalizzazione dell’rt. 580 del Ccp.

L’Associazione “Noi per la Famiglia” ha lanciato insieme a Pro Vita e Famiglia una campagna contro l’eutanasia in vista del pericolo che il 24 settembre la Corte costituzionale si pronunci a favore della depenalizzazione dell’art 580 del ccp che aprirebbe di fatto la strada all’eutanasia legalizzata e al business delle cliniche che possono così somministrare legalmente e a pagamento il pentobarbital al costo di 15 mila euro a carico del SSN per tutti coloro che non vogliono più vivere, non solo per malati terminali che scelgono consapevolmente di porre fine alle proprie sofferenze. Si aprirebbe così la stagione dei suicidi programmati assistiti nelle strutture ospedaliere pubbliche e private senza il consenso dei familiari , ma con il caso valutato dalle commissioni mediche ed amministrative interne alle strutture stesse in cui è , secondo un criterio meramente economico, più vantaggioso per la struttura stessa porre fine alla vita di un paziente perché considerato inguaribile piuttosto che assisterlo a carico dello stato fino alla sua fine naturale.
“Come Presidente dell’ associazione NpF della regione Abruzzo – scrive in una nota Carola Profeta – abbiamo aderito alla campagna di sensibilizzazione insieme agli amici dell’Associazione Pro Vita e Famiglia, che partirà da domani 09 settembre per 5 giorni con una vela che girerà  per la città di Pescara con  questi due manifesti.  Questo nuovo governo ha eliminato il ministero della disabilità e nello stesso ha inserito tra le sue priorità la discussione e l’approvazione della legge sul suicidio assistito e sull ‘eutanasia.  Noi invece chiediamo alle istituzioni di dimostrare che l’ Italia è ancora un paese civile dove chi soffre non viene scartato ma viene tutelato e difeso. Dove la sofferenza non viene eliminata per legge, ma viene alleviata con tutti i mezzi scientifici, tecnologici, sociali, psicologici ed etici, a disposizione.”