ATR e VECO, lettera dei sindacati a Marsilio

I sindacati di categoria tornano a chiedere, con una lettera inviata al presidente Marsilio, un intervento diretto e immediato della Regione per la risoluzione delle vicende che interessano l’Atr di Colonnella  e la Veco di Martinsicuro, che da mesi ormai non percepiscono un reddito.

“All’Atr, in 150 tra dipendenti ed ex dipendenti, gli ultimi soldi li hanno visti prima di Natale e questa è la settimana di Pasqua – scrivono in una nota le segreterie provinciali di Fim Cisl e Fiom Cgil – come noto, sono in attesa che il proprietario, Antonio Di Murro, paghi gli stipendi di luglio dello scorso anno e di dicembre, gennaio, febbraio e marzo e che parta il pagamento della cassa integrazione ordinaria richiesta ad inizio del mese di marzo”.

Per alcuni ex lavoratori Atr, che nel frattempo sono riusciti a ricollocarsi altrove, c’è anche lo spettro, come evidenziano ancora i sindacati, di non poter prendere la cassa integrazione per Covid 19. “I loro contratti sono partiti dopo il 23 di febbraio – spiegano Fim e Fiom – e il decreto non prevede nessuna copertura in questi casi. Dopo il danno della vicenda Atr rischiano la beffa di diventare i nuovi ‘esodati’: donne e uomini dimenticati e lasciati indietro, vittime di ‘questioni più urgenti'”.

Difficile anche la situazione dei 50 lavoratori della Veco. “Sono in balia del ministero del Lavoro che si sta distinguendo per assenza e insensibilità – tuonano i sindacati – l’azienda, fallita lo scorso mese di gennaio, avrebbe tutte le carte in regola perché venga liquidata la cassa integrazione per cessazione (ed in tal senso è stato sottoscritto anche un accordo in Regione), ma dal ministero non arrivano né risposte, né, tantomeno, soldi. E questo inaccettabile ritardo ha come conseguenza che, anche per i lavoratori della fonderia di Martinsicuro, non vi siano coperture economiche dallo scorso Natale. Ed anche per loro è arrivata Pasqua”. Da qui la richiesta alla Regione di mettere in campo interventi immediati “prima che il dramma sociale diventi notizia di cronaca nera: troppa è la disperazione che percepiamo perché, ancora una volta, le istituzioni possano volgere lo sguardo altrove”.

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.