Arresti Pescara: le reazioni

Inchiesta grandi eventi Pescara. Iniziano ad arrivare le reazioni politiche sulla vicenda che ha portato agli arresti domiciliari 5 persone tra politici e imprenditori locali. Le accuse: corruzione, finanziamenti illeciti e assunzioni clientelari.

Tra i 5 provvedimenti cautelari, tre riguardano gli ex assessori del PD Giacomo Cuzzi e Simona Di Carlo e Moreno Di Pietrantonio, segretario cittadino del PD. Gli altri due coinvolti sono gli imprenditori Andrea Cipolla e Christian Summa.

 La nota del gruppo consiliare del M5S.

 “Lo abbiamo detto da tempo – commenta il gruppo consiliare M5S Pescara – sin da quando, un anno fa, la notizia dell’apertura delle indagini nei confronti dell’ex assessore Cuzzi riempiva le pagine dei giornali locali nei giorni in cui veniva affidata al PD la Presidenza della Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara. Organo chiamato a vigilare sulla trasparenza degli atti amministrativi, anche quelli ereditati dalla passata legislatura, e che a nostro avviso doveva essere affidata per questo a chi poteva dare garanzie di obiettività, piuttosto che a qualcuno che aveva contribuito a quegli atti”.

“Lo abbiamo detto da tempo. Anche quando, durante la scorsa consiliatura – commenta il capogruppo M5S Pescara Erika Alessandrini – attaccavamo l’allora maggioranza di centrosinistra per denunciare i costi esorbitanti di eventi e manifestazioni, che oggi anche la Procura mette al centro delle sue valutazioni. Quello che a noi rimane è il giudizio politico di una gestione scriteriata della cosa pubblica, che oggi si abbatte sull’intero vertice del PD pescarese, coinvolgendo il capogruppo in Consiglio Comunale, Giacomo Cuzzi, e il segretario cittadino Moreno Di Pietrantonio”.

“La notizia di oggi restituisce giustizia a quanto accaduto in Consiglio Comunale nel dicembre scorso – concludono i consiglieri M5S Pescara Paolo Sola, Giampiero Lettere e Massimo Di Renzo – quando di fronte alla parola indagati, pronunciata dalla nostra capogruppo Alessandrini riferendosi al PD pescarese, un coro di insulti e invettive si alzò nei suoi confronti da parte di un centrosinistra evidentemente incapace di ascoltare parole di verità, e con un centrodestra compiacente che in quel momento, invece di sostenere chi parlava di realtà e fatti di cronaca, si alzava e usciva dall’aula mostrando solidarietà a chi oggi è agli arresti domiciliari”.

La Segreteria Provinciale del Pd auspica che venga fatta chiarezza ed annuncia l’autosospensione dei tre tesserati coinvolti

“Siamo addolorati e profondamente colpiti della notizia di stamattina e dai gravi fatti che vengono contestati nell’operazione “Grandi eventi”. Auspichiamo che possano essere chiariti gli addebiti ed apprezziamo che i coinvolti ci abbiano tempestivamente comunicato la loro sospensione dal Pd, a massima tutela della nostra comunità politica. Chiediamo che sia fatta al più presto chiarezza sulla vicenda, confermando la nostra fiducia nell’operato della Magistratura e delle Forze dell’Ordine.”

La nota del Coordinamento provinciale di Pescara di “Italia Viva”

“La Città di Pescara ancora una volta alle prese con iniziative giudiziarie che portano agli arresti domiciliari ex amministratori, esponenti politici ed imprenditori della città. Con l’auspicio che la rapidità con cui la Giustizia attingerà la conclusione delle indagini potrà restituire a Pescara l’immagine ed il prestigio che merita rimuovendo ombre e veli sui comportamenti dei suoi ex amministratori, ITALIA VIVA non può non rilevare la particolare durezza dei provvedimenti restrittivi della libertà personale assunti a così significativa distanza dall’inizio delle indagini: non sembrano oggi sussistere i presupposti per misure cautelari così invasive. Per questo Italia Viva auspica la massima velocità negli accertamenti da parte della Magistratura inquirente tenendo lo sguardo fermo sia sui diritti della nostra Città sia sui diritti delle persone presuntivamente coinvolte”.