Rischio sismico, scuole chiuse. Biondi: “Ulteriori verifiche”

La scuola primaria di Preturo e quella dell’infanzia di Arischia chiuse perché vulnerabili. La notizia è arrivata ieri sera alle 20 alle dirigenti scolastiche, all’esito delle verifiche di vulnerabilità sismica dei due edifici che hanno dato indicatori di rischio pari a zero per quanto riguarda il livello di salvaguardia previsto dalla normativa di settore.

Cinquanta i bambini che le due scuole ospitano e per i quali già da questa mattina si sta predisponendo il trasferimento nei Musp (i Moduli a uso scolastico provvisorio) delle due frazioni. Operazioni in corso sotto la supervisione delle due dirigenti scolastiche, Monia Lai per la scuola di Preturo, e Gabriella Liberatore per quella di Arischia.

In entrambe le scuole fervono i preparativi per predisporre l’accoglienza dei bambini che da oggi non hanno più una scuola. Gli operai del Comune stanno sistemando proprio in queste ore gli arredi nelle strutture che temporaneamente dovranno accogliere i nuovi arrivati, procedure non facili perché i Musp sono appunto strutture provvisorie post-sisma, e quindi hanno dei limiti logistici e di accoglienza.

Mentre procedono le verifiche di vulnerabilità per tutte le altre scuole della città, il Comune ha predisposto ulteriori approfondimenti per quelle di Preturo e di Arischia, strutture costruite molti anni fa che non rispondono alle norme sismiche attuali e ribadisce che per esse sussiste comunque l’agibilità: pur non essendoci rischi concreti immediati, si è optato in ogni caso per la chiusura. Una situazione non facile da gestire sotto il profilo dell’impatto emotivo. Sono scuole che, da un lato hanno retto e sopportato diversi terremoti dal 2009, non per questo è certa la loro tenuta a fronte di scosse più importanti.