Discarica Bussi : sotto la Regione per chiedere la bonifica

Discarica Bussi, 150 manifestanti sono giunti stamani da Bussi per manifestare davanti la sede della Regione a Pescara e chiedere l’immediata bonifica dei terreni della Montedison. Abbozzato l’accordo di programma.

Discarica Bussi: Sono arrivati in oltre 150 da Bussi sul Tirino per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla vicenda della discarica dei mega veleni Montedison. Con striscioni, coro e bandiere, i manifestanti chiedono l’immediata bonifica dei terreni e la  reindustrializzazione del sito di Bussi. Centinaia di persone per sostenere il Sindaco Salvatore La Gatta, presente alla Conferenza dei Servizi, nella sede della Regione a Pescara in viale Bovio, insieme alla dirigente del ministero dell’Ambiente Gaia Checcucci, al governatore Luciano D’Alfonso e a tutti gli enti interessati. Il Comune vuole fare chiarezza sulle posizioni del ministero anche alla luce dell’ultima nota inviata lo scorso 17 marzo all’ente.

“Arriviamo qui con un percorso di tre anni – ha detto La Gatta – insieme alle istituzioni. Ora siamo qui per vedere cosa vuole il ministero. Per noi ci sono alcune cose irrinunciabili: bonifica totale delle discariche A2/ B2, messa in sicurezza dell’area Medavox, un lavoro da 6 milioni con rimozione dei sottoservizi poi la soletta e bonifica totale della Tre Monti”.

Una Conferenza dei Servizi su Bussi interlocutoria e con aspetti tecnici, ma dal contenuto “estremamente positivo, fatta luce sulla cornice proposta dal ministero dell’Ambiente”, come ha confermato il sindaco di Bussi sul Tirino, Salvatore La Gatta. Soddisfatto anche il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, e strada aperta anche da parte del direttore generale del ministero dell’Ambiente, Gaia Checcucci, la quale ha sottolineato la presa d’atto delle varie posizioni e ha parlato di passi avanti. Checcucci ha parlato di “contenuti abbozzati”. Il ministero nella sua proposta si è reso disponibile, ma è emersa la necessità di infilare nell’accordo di programma anche il piano industriale che deve essere validato dal ministero dell’Economia. Oggi, infatti, in questa che qualcuno vuole definire come riunione informale era presente anche la Filippi, società che opera in campo chimico e ha una proposta di reindustrializzazione del sito. Nell’accordo di programma deve rientrare quindi anche la consistenza della proposta della Filippi. A quanto è emerso sarebbe prevista anche la cessione delle aree oggi di proprietà della Solvay al comune di Bussi sul Tirino, che aveva avanzato a suo tempo la proposta. E’ certo che è partita la ricerca di altri fondi per la bonifica con un convitato di pietra che è la Montedison; qualcuno la vorrebbe ancora nella partita, non fosse altro che per i processi ancora aperti. Assente alla riunione odierna la Solvay, ma è stato assicurato che non era necessaria la sua presenza.

Tuttavia sulla conferenza dei Servizi di stamane da registrare la dura nota diffusa dal Forum H2O da sempre in prima linea, denunciando la mancanza di trasparenza da parte di chi ha convocato questa riunione:

“La convocazione della Conferenza dei Servizi di oggi, teoricamente fatta a quanto apprendiamo sulla base della Legge 241/1990 sul procedimento amministrativo secondo la nota di invito inviata dalla Regione Abruzzo, non compariva nell’area del sito WEB della Regione dedicata al Sito Nazionale per le Bonifiche (l’ultimo documento risale al 15/06/2015!).Appreso dalla stampa che oggi vi sarebbe stata questa conferenza dei servizi, abbiamo chiesto venerdì mattina per email a due tra i massimi dirigenti della Regione Abruzzo di poter essere auditi. Precisiamo che in base alle norme (la legge 241/1990 e la Convenzione di Aarhus sulla trasparenza e partecipazione nei procedimenti amministrativi in materia ambientale): a)la convocazione doveva essere resa pubblica (anche il Ministero dell’Ambiente, inadempiente per molti anni sul punto, ha cominciato a pubblicare le convocazioni da un anno e mezzo sul proprio sito dedicato alle bonifiche) e, cioè, pubblicata sul sito WEB della Regione Abruzzo. Facciamo notare che il Ministero dell’Ambiente in realtà ci invita direttamente; b)nell’avviso doveva essere indicato chiaramente dove erano depositati i documenti istruttori alla base della Conferenza dei Servizi stessa; c)devono essere indicate chiaramente le modalità per gli interessati (cittadini, associazioni, altri enti) di poter partecipare attivamente al procedimento amministrativo con osservazioni e, nel caso audizioni durante la conferenza dei servizi. Devono essere indicati chiaramente i giorni a disposizione dei cittadini per esprimere osservazioni. Oggi, pur senza risposta alla nostra email di richiesta, ci siamo comunque recati presso la sede della Regione Abruzzo ma, dopo reiterate richieste, non siamo stati ammessi neanche per poter fare una dichiarazione. Tra l’altro abbiamo chiesto di poter parlare con il Responsabile Unico del Procedimento amministrativo (che, teoricamente, convoca la Conferenza dei Servizi e la presiede) ma non è stato possibile neanche individuarlo . Esisteva? Da un lato facciamo notare che tutte queste criticità potrebbe essere fonte di invalidità del procedimento stesso rendendolo fragile e vulnerabile e far perdere ulteriore tempo. Ricordiamo che Edison ha già vinto un ricorso al Consiglio di Stato contro il Ministero dell’Ambiente proprio perchè le procedure seguite non erano congrue. Abbiamo perso tre anni solo per questo! Più in generale è semplicemente una vergogna che sul caso di inquinamento più importante della regione, su cui vi sono interessi miliardari, e che coinvolge il futuro di un’intera vallata, con 500.000 abitanti, non esista praticamente alcuna trasparenza. Nei prossimi giorni, non appena riusciremo ad entrare in possesso della documentazione, entreremo ancora di più nel merito di questo particolare procedimento amministrativo.”

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