L’Aquila: 59enne ucciso in strada, fermati due giovani

Due giovani stranieri sono stati fermati dalla Polizia: sarebbero i responsabili dell’aggressione al 59enne sardo, avvenuta ieri all’Aquila e culminata con la morte dell’uomo

Sarebbero due giovani stranieri gli indiziati per la morte di Teodoro Ullasci, 59enne di origine sarda il cui corpo è stato trovato nel pomeriggio di ieri, venerdì 22 marzo 2024, in via Fortebraccio all’Aquila (leggi anche L’Aquila: 59enne morto in strada, si indaga per omicidio).

La Polizia li ha fermati questa mattina, dopo poche ore di indagini, avviate subito dopo il ritrovamento del corpo dell’uomo nel pomeriggio nei pressi del centro storico del capoluogo. un romeno e un cubano, entrambi con precedenti per reati contro il patrimonio inerenti gli stupefacenti: sottoposti a fermo di polizia giudiziaria dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata.Un’aggressione a scopo di rapina degenerata in tragedia in pieno centro storico.

«Omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata risolto in tempo record dalla Polizia di Stato di L’Aquila grazie alle indagini ed alla profonda conoscenza del territorio degli uomini della Squadra Mobile diretta dal V.Q. Roberta Cicchetti che, ha dato subito un nome ai due presunti autori consentendogli insieme alle Volanti dell’U.P.G.S.P. di L’Aquila dirette da Commissario Salvatori Giovanni di rintracciarli questa mattina», si legge nella nota diffusa dalla Questura aquilana.

Secondo quanto ricostruito, ieri sera intorno alle 17, in Piazza Bariscianello, hanno incontrato la vittima e insieme imboccato Via Fortebraccio. Dopo qualche metro sarebbe scaturita una discussione, sfociata nell’aggressione fatale. Mentre uno degli autori raccoglieva un sasso, che poi non è stato utilizzato, l’altro giovane ha improvvisamente colpito la vittima, prima con un violento calcio al fianco sinistro e poi con un violentissimo pugno al volto che ne ha provocato la caduta, lasciandolo immediatamente esanime. Poi, avvicinatisi al corpo del 59enne, lo hanno infine derubato per poi darsi alla fuga.

LA NOTIZIA NEL TG8 DELLE ORE 14:

Colpito con un violento calcio al fianco sinistro e poi con un violento pugno al volto che ne ha provocato la caduta lasciandolo immediatamente esanime. È morto così ieri pomeriggio, poco dopo le 17, Teodoro Ullasci, 59enne di origine sarda, ma nato a Torino. Le
circostanze dell’aggressione, sfociata poi in tragedia, sono state rese note dalla polizia. Solo un’ora è bastata agli inquirenti per dare un nome ai volti dei presunti aggressori e solo altre dodici per assicurarli alla giustizia. Dovranno rispondere di omicidio preterintenzionale con annessa rapina pluriaggravata. Un caso dall’evoluzione in tempo record grazie alle indagini ed alla profonda conoscenza del territorio degli uomini della Squadra mobile diretta dal vicequestore Roberta Cicchetti. I due presunti responsabili sono stati sottoposti a fermo di
polizia giudiziaria dalla Mobile dell’Aquila. Un’operazione condotta insieme alla Squadra Volante diretta dal commissario Giovanni Salvatori. Hanno entrambi precedenti per reati contro il patrimonio inerenti gli stupefacenti. Ieri sera, intorno, alle 17, in Piazza Bariscianello hanno incontrato la vittima imboccando con lui via Fortebraccio. Di qui, è nata una discussione poi sfociata nell’aggressione fatale. Uno degli
autori aveva anche raccolto un sasso, poi non utilizzato.

REAZIONI E COMMENTI:

Il prefetto Giancarlo Di Vincenzo ha espresso la propria soddisfazione per l’efficace opera compiuta all’Aquila dalle forze guidate dal questore Enrico De Simone e ha detto: “Desidero ringraziare il questore De Simone insieme a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che hanno
partecipato alle operazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica dell’Aquila alla quale va esteso il mio ringraziamento, per l’estrema tempestività, l’elevata professionalità e la qualificata competenza ancora una volta dimostrate a tutela della sicurezza di questo territorio. Il mio apprezzamento va esteso al comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Nicola Mirante, al comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Cosimo Lamanuzzi per l’impegno e la dedizione quotidiani”.

Il sindaco Pierluigi Biondi afferma: “Gli arresti immediati dei presunti responsabili dell’episodio che, ieri sera, ha portato alla morte di un uomo nel centro storico della città, sono la risposta migliore che le forze dell’ordine potessero dare alle istanze di sicurezza della comunità locale. Per questo rivolgo il mio plauso al questore dell’Aquila, Enrico De Simone, e alle donne agli uomini della Polizia di Stato operanti nel capoluogo che, come al solito, con brillante capacità investigativa, hanno ribadito, una volta di più, che all’Aquila non c’è spazio per chi non rispetta la legge e la pacifica convivenza. L’operazione fa il paio con quelle condotte in queste stesse ore dai Carabinieri del comando
provinciale, per contrastare il fenomeno dello spaccio degli stupefacenti. È grazie a questa straordinaria capacità di risposta all’illegalità, che L’Aquila continua a mantenere un posto di primo piano nelle classifiche sulle città più sicure d’Italia. Da parte dell’amministrazione, oltre
al consueto spirito collaborativo nei confronti di coloro che ogni giorno si adoperano per tutelare i cittadini, prosegue il lavoro per dotare la città di un moderno e adeguato impianto di videosorveglianza che porterà a circa 1.000 il numero delle telecamere presenti sul territorio che spesso si rivelano elementi essenziali ai fini della positiva conclusione delle indagini”.

Il vescovo coadiutore dell’Aquila Antonio D’Angelo, nel corso della tradizionale Via Crucis diocesana organizzata dal Servizio di Pastorale giovanile e vocazionale, ha detto: “Aggressività e violenza abitano la nostra realtà. Nella nostra città ci sono episodi, come quello di questa sera (ieri, ndr), che ci dicono che siamo ancora lontani da quella pace di cui si ha bisogno. Facciamo i conti con episodi di violenza, di aggressività. Per questo abbiamo scelto di fare questo percorso di via Crucis per testimoniare, per ascoltare quella pace che abita nel nostro cuore”.