Acque reflue: l’Italia nel mirino dell’Ue per il mancato rispetto delle norme

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Undici regioni italiane finiscono nel mirino dell’Unione europea per il trattamento delle fogne: 179 comuni non rispettano la direttiva Ue sulle acque reflue. Possibile multa per insostenibilità

Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana sono le Regioni italiane finite nel mirino di Bruxelles per la presenza di comuni che non hanno finora rispettato gli obblighi di raccolta e trattamento delle acque reflue urbane, così come previsto dalla direttiva dell’Unione europea.

A lanciare la notizia è l’Ansa da Bruxelles, dove la scorsa settimana la Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia dell’Ue per “mancanza di conformità” alle norme, riscontrata in ben 179 comuni con più di duemila abitanti.

L’iter di infrazione era stato avviato da Bruxelles che a giugno del 2018 aveva inviato a Roma la lettera di costituzione in mora, seguita da un parere motivato nel 2019. Nonostante “alcuni progressi” riconosciuti dal governo comunitario, gli sforzi dell’Italia per conformarsi alle norme sono stati “finora insufficienti”. Da qui, la decisione di deferire alla Corte il Paese che ora potrebbe trovarsi a pagare una multa per insostenibilità.