Gissi, barbiere abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza

Gissi, scoperto dalla Guardia di Finanza un barbiere abusivo. Aveva cessato l’attività da 15 anni. Doppia sanzione e chiusura dell’esercizio.

Continua l’azione della Guardia di Finanza nel contrasto all’abusivismo ed ai fenomeni di irregolarità che danneggiano gli esercenti che operano nella legalità, osservando anche le rigide misure imposte dall’emergenza sanitaria. Nel corso dell’attività di prevenzione, i finanzieri della Compagnia di Vasto hanno scoperto un barbiere, completamente sconosciuto al fisco, che riceveva i propri clienti in un locale allestito come una vera e propria “barberia”, attività molto ricercata di questo periodo, dotata di tutti gli attrezzi del mestiere.

Le Fiamme Gialle avevano notato a Gissi un viavai sospetto nei pressi di un vicolo del centro ed hanno approfondito le ricerche con qualche appostamento. L’acconciatore “abusivo”, pur avendo cessato l’attività da circa 15 anni, continuava ad offrire i suoi servizi di barbiere ai propri clienti, evidentemente fidelizzati anche per i prezzi praticati, leggermente inferiori rispetto a quelli dei colleghi in linea con il fisco. L’artigiano evasore ha continuato ad operare nello stesso locale in cui aveva esercitato da regolare parrucchiere, utilizzando lo stesso salone e le stesse attrezzature: i suoi clienti erano ignari che da 15 anni svolgesse l’attività abusivamente. Tant’è che per far apparire legali le sue prestazioni, l’acconciatore emetteva, a richiesta, anche la ricevuta… ovviamente senza alcuna rilevanza fiscale.

Nei confronti del responsabile sono state quindi contestate violazioni amministrative per mancanza dei previsti requisiti professionali e per l’esercizio abusivo dell’attività di barbiere, interessando le autorità competenti all’irrogazione di sanzioni pecuniarie da 500,00 a 10.000,00 euro. Ulteriori approfondimenti saranno effettuati nei confronti del barbiere, al fine di ricostruire i redditi sottratti al fisco e il reale volume d’affari conseguito e recuperare a tassazione le imposte complessivamente evase.

Il risultato è opera di un’azione di controllo economico del territorio, in costante coordinamento con la Confartigianato Chieti, in un settore colpito dalle limitazioni imposte dall’emergenza pandemica.