Pescara, operatori culturali e sportivi contro il Dpcm

danza

Lunedì 2 novembre a Pescara protesta in piazza per rivendicare il diritto al lavoro degli operatori culturali e sportivi.

La protesta, pacifica e statica, alle 10.30 in piazza Italia, è stata organizzata per manifestare contro le disposizioni dell’ultimo DPCM che penalizzano tutto il comparto culturale e sportivo e il diritto dei cittadini a fruire del movimento.

“Una protesta – si legge nel comunicato stampa – fatta nel massimo rispetto delle norme per chiedere a gran voce la riapertura delle scuole di danza, dei centri culturali , sportivi, dei teatri, delle palestre e piscine in quanto luoghi dove il cittadino può trovare svago, divertimento sano, nutrimento dello spirito, pratiche salutari per il corpo e la propria salute nel completo rispetto delle regole di distanziamento.

Secondo l’Annuario dello Spettacolo della SIAE, nel 2018 (ultimo disponibile), le attività cinematografica, teatrale, concertistica, sportiva e di danza hanno dato vita ad un volume di affari di quasi 7 miliardi di euro solo di bigliettazione, a cui si devono aggiungere tutte le voci che hanno a che fare con l’indotto; altro che attività NON ESSENZIALI!
La chiusura di queste attività ha ripercussioni enormi per la vita dei lavoratori dello spettacolo e dello sport, nonché dei teatri, dei centri di cultura e delle palestre, per questo chiediamo adeguata considerazione economica, non solo per i danni legati ad affitti e utenze, ma anche per la mancanza di pubblico che ci sarà dopo la riapertura. Sia le attività culturali che quelle sportive sono fondamentali per combattere il fenomeno dell’abbandono scolastico, per cui chiediamo di essere equiparati alle scuole pubbliche come attività essenziali.

La manifestazione si svolgerà nel rispetto dei protocolli (mascherina correttamente indossata durante tutta la manifestazione, distanziamento interpersonale) e nel massimo rispetto delle forze dell’ordine. Violenti ed incivili non appartengono al nostro mondo”.