L’Aquila, Questura: meno reati e lotta alle infiltrazioni mafiose

Meno reati in tutta la provincia dell’Aquila, più controlli e più personale nelle strade per la prevenzione nel territorio. Il bilancio delle attività del 2016 della Questura dell’Aquila fotografa un calo generale dei reati.

Che passano dai 2.511 del 2015 ai 2.007 dell’anno appena concluso. Meno furti in abitazioni e in attività commerciali (il 30%), in aumento invece gli arrestati e i denunciati. A impegnare la Questura è anche la gestione della presenza degli stranieri, aumentata notevolmente nella provincia dell’Aquila come nel resto del Paese, passando da 14.510 presenze straniere nel 2015 alle 16,332 del 2016. Ma al centro delle attività resta il lavoro per arginare le infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione post-sisma, su cui la questura promette il massimo dell’attenzione. Per il questore Alfonso Terribile il modello L’Aquila contro le infiltrazioni della criminalità organizzata – voluto dall’ex prefetto e attuale capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli – è “collaudato ed efficace”, tanto da essere stato adottato a livello nazionale.

Risultati importante anche quelli raggiunti nell’ambito della lotta contro la violenza sulle donne, con azioni diverse: la presenza sul territorio del Camper anti-violenza – di cui L’Aquila è stata il progetto pilota tre anni fa e poi esteso in tutt’Italia – e l’attività della Squadra Mobile diretta da Gennaro Capasso.

Il bilancio delle attività è stata anche l’occasione per presentare il nuovo capo della Volante, Roberto Mariani, che prende il posto di Nicola Di Pasquale, andato a comandare la Digos a Campobasso. Per Mariani è un ritorno all’Aquila, essendo stato un giocatore della squadra dell’Aquila Rugby.

Il servizio del Tg8: