6 aprile: un ricordo senza tempo

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In tanti stanno ricordando le vittime di quell’indimenticabile 6 aprile di 12 anni fa quando L’Aquila, e l’Abruzzo intero, si svegliarono nel cuore della notte e poche ore dopo cominciarono a piangere le 309 vittime di un terremoto passato alla storia d’Italia. Dal Presidente Fico passando per Luca Abete di ‘Striscia’: è un’onda senza fine quella che sta commemorando il dolore, ancora vivo, di una terra che non dimentica.

Difficile dar spazio e voce a tutti coloro, e sono davvero tantissimi, che stanno dedicando un pensiero alle vittime del terremoto del 2009. Colpisce, tuttavia, come seppur a distanza di 12 anni anche personaggi non abruzzesi ricordino e provino a celebrare. Ciascuno a modo proprio. Ad una rappresentanza dei moltissimi lasciamo lo spazio di questo articolo.

“Nella notte tra il 5 ed il 6 aprile di dodici anni fa un terribile terremoto colpì il territorio dell’Aquila. Il primo pensiero va alle vittime, alle loro famiglie e a tutti coloro che, in pochi istanti, persero tutto. Dopo quel tragico evento è iniziato un complesso, e tuttora incompiuto, percorso di ricostruzione e recupero del patrimonio edilizio, del tessuto economico, così come dei luoghi, delle tradizioni e dei ritmi di vita espressione dell’identità storica e civile di quella comunità”. Lo afferma il Presidente della Camera Roberto Fico in occasione dell’anniversario del terremoto dell’Aquila. “Il Parlamento – ricorda – è intervenuto a più riprese con misure normative che hanno previsto lo stanziamento di cospicue risorse. Le più recenti sono quelle contenute nella legge di bilancio 2021. I criteri seguiti per definire le priorità della ricostruzione, così come i suoi tempi e le modalità di attuazione, non sono però stati sempre coerenti e condivisibili. Il necessario stanziamento di risorse avrebbe infatti anche richiesto, per essere efficace, un approccio non soltanto emergenziale, ma costantemente ispirato a lungimiranti logiche di adeguamento antisismico degli edifici, di recupero dei centri storici, di prevenzione dei rischi derivanti dal particolare assetto idrogeologico del nostro Paese e di rigenerazione e sostenibilità ambientale”. “Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – prosegue Fico – ha individuato nei territori colpiti dai terremoti uno degli ambiti nel quale è necessario intervenire in modo specifico. La strada per il rilancio di un Paese stremato dall’attuale pandemia passa necessariamente anche attraverso la rinascita di quei territori così a lungo provati. È una sfida e, al tempo stesso, una straordinaria opportunità che non va sprecata. L’Aquila e i suoi borghi limitrofi non possono essere dimenticati, soprattutto in un momento così difficile. Serve l’impegno di tutti per far rinascere realtà territoriali così duramente ferite, puntando sulle loro specifiche potenzialità, il loro prestigio culturale e le loro tradizioni civili”, conclude.

“Dodici anni fa il dramma. Il pensiero alle vittime di allora, alle famiglie e all’impegno di tutta la comunità per far rinascere L’Aquila dal Terremoto. E’ il nostro impegno. E’ l’impegno che vogliamo continuare a portare avanti”. Così il Segretario Nazionale del PD Enrico Letta.

“Dodici anni fa la tragedia del terremoto de L’Aquila. Un pensiero per le vittime e la nostra solidarietà a tutta la comunità”: lo scrive in un tweet l’ambasciatore di Francia in Italia, Christian Masset, aggiungendo, tra l’altro, l’hashtag ‘rinascita’ e una foto della cupola di Santa Maria del Suffragio.

A 12 anni dal #Terremoto dell’#Aquila ricordiamo con dolore le vittime ma anche quello straordinario sforzo di solidarietà che segnò la reazione collettiva a una enorme tragedia. Dobbiamo lavorare ancora affinché la ricostruzione restituisca alla vita i luoghi colpiti dalle calamità.”. Lo scrive su Twitter la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria.

“Sei aprile 2009 – 6 aprile 2021, allora come ora, a distanza di dodici anni dal sisma che ha colpito L’Aquila, ricordiamo quella tristissima notte segnati come fummo per il resto dei nostri giorni, irrimediabilmente segnati, portatori di dolore che il tempo non è riuscito e giammai riuscirà a lenire”. Così il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, sul 12eesimo anniversario del sisma dell’Aquila. “Riaprire quella triste pagina di vita non è semplice, perché si vorrebbe cancellare ogni cosa, tornare indietro nel tempo e come in un film riavvolgere tutto, cambiando il corso della storia – spiega finora Sospiri in una nota -. Oggi il nostro capoluogo, nella memoria delle 309 vittime, rinasce con vigore e bellezza. Il compito principale del Consiglio regionale è stato, sin dai primi momenti di grave difficoltà, quello di mantenere alto il livello di attenzione verso il tessuto sociale del capoluogo con coerenza e senso di appartenenza – ha concluso Sospiri – perché tutto l’Abruzzo, come anche per altri eventi luttuosi, accaduti successivamente, si sentisse interamente partecipe”. I fari che illuminano il colonnato di palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale all’Aquila, questa notte sono rimasti spenti in segno di lutto. Solo la luce di venti fiaccole ha rischiarato la cornice dell’Emiciclo

Anche Luca Abete, inviato di ‘Striscia La Notizia’ ed ideatore del tour motivazionale #NonCiFermaNessuno Italia Talk (quest’anno siamo alla settima edizione in versione digital talk), ha dedicato agli abruzzesi un podcast “in un giorno, il 6 aprile, che ci riporta indietro di dodici anni, momento in cui un terribile terremoto distrusse sogni e futuro di tanti uomini e donne”.
Il podcast di oggi apre così: “Buongiorno alla community di #NonCiFermaNessuno! Voglio inaugurare questo podcast con un pensiero speciale rivolto ai miei amici abruzzesi. Dodici anni fa un terremoto fortissimo distrusse sogni e futuro di tanti uomini e donne, di tanti vostri coetanei. La Casa dello Studente a L’Aquila, è stato un pò il simbolo di questa ferita ancora sanguinante. In questi 7 anni in tour non abbiamo mai saltato una tappa in abruzzo e siamo stati anche all’Università degli studi de L’Aquila. Quella tappa è stata una grande occasione per parlare di coraggio indispensabile per superare il dolore, la paura e tutto quello che il sisma aveva seminato tra i ragazzi. Un abbraccio immenso a tutti gli studenti e alle famiglie che non potranno mai dimenticare quei terribili momenti. Nemmeno noi lo faremo!”

“Sono passati 12 anni, ma nella memoria di tutti gli abruzzesi – e quindi anche nella memoria di Strada dei Parchi, arteria indispensabile per i mezzi di soccorso – la data del 6 aprile 2009 rimarrà impressa per sempre. Ricordiamo con dolore le vittime e quelle tragiche ore. Alle 3 e 32 del mattino – dopo la scossa distruttiva di magnitudo 6.3 – Strada dei Parchi si rese conto subito dei tanti e gravi danni causati ai viadotti, con dei disallineamenti nei giunti di circa 20 centimetri, tali da mettere a rischio la circolazione. Fu così che, per controllare lo stato dei viadotti, alle 3.40 Strada dei Parchi dispose la chiusura del tratto autostradale dalla stazione di Tornimparte fino ad Assergi: a quell’ora il traffico era completamente assente e i viadotti vennero messi in sicurezza per favorire il transito dei primi mezzi di soccorso. Oggi 12 anni dopo, con il coraggio, la tenacia e il carattere degli abruzzesi che hanno lavorato per ricostruire L’Aquila, e con il sostegno di tutti gli italiani, possiamo dire che molto è stato fatto. Ma molto resta da fare. Ricordiamo che nel 2012, con la legge 228, la Strada dei Parchi fu definita strategica ai fine della protezione civile e fu disposto che fosse realizzato l’adeguamento antisismico. Per noi quella data è diventata un monito: l’autostrada deve essere messa in sicurezza antisismica. Da allora stiamo lavorando e ci stiamo battendo a tutti i livelli istituzionali per questo obiettivo. E’ un atto dovuto alle vittime, di cui onoriamo la memoria, e a tutti coloro che in Abruzzo vivono, lavorano o viaggiano per turismo”.