Vasto, chiusura Tribunale: appello dei sindaci ai parlamentari

Si fa sempre più concreto il rischio chiusura del Tribunale di Vasto: i sindaci del comprensorio chiedono l’intervento dei parlamentari.

Lo slittamento della chiusura del palazzo di giustizia sfuma dal Milleproroghe e fa partire il conto alla rovescia con scadenza programmata per il 14 settembre del 2022, rimettendo tutto in discussione e agitando un intero comprensorio con amministratori, professionisti e cittadini che, sempre più preoccupati per la cancellazione di un importante presidio di legalità del territorio, chiedono l’intervento dei parlamentari.

«Sono diversi anni che combattiamo per la salvaguardia del Tribunale e della Procura a Vasto, presidi di legalità fondamentali per la comunità vastese e non solo, essendo Vasto città di confine e quindi città cerniera tra regioni, quindi presidio importante per ordini professionali, comitati e sindaci», ha dichiarato Francesco Menna, sindaco di Vasto e avvocato. «Con un emendamento Legnini fece garantire la salvaguardia di questo presidio, ma oggi l’emendamento non è stato presentato all’interno del mMlleproroghe per ragioni tecniche. Ho scritto una lettera agli onorevoli Castaldi e Grippa e al senatore D’Alfonso, presidente della Commissione bilancio, affinché siattivi subito un dialogo per garantire un presidio fondamentale per la nostra comunità.»

«Il Tribunale di Vasto non è un presidio a cui il comerensorio del Vastese può rinunciare e questo soprattutto per il fatto che siamo un territorio di confine facilmente permeabile agli obiettivi della criminalità organizzata dalle regioni a noi vicine», ha dichiarato Tiziana Magnacca, sindaco di San Salvo e avvocato. «È importante che la Procura resti esattamente dov’è ed è importante che il Ttribunale civile continui ad assolvere a quella fondamentale funzione istituzionale a cui ha assolto finora.
Tutto il territorio è unito e compatto; tutti i sindaci del nostro comprensorio, così come già nel 2019, sono disposti a far sentire la loro voce. È importante che il governo centrale ci ascolti e rispetti questa parte produttiva importante dal punto di vista economico e sociale dell’intera regione.
Con questo taglio indiscriminato della geografia giudiziaria regionale se da un lato non c’è economia per lo Stato dall’altro ci sarebbe soltanto un vero e proprio aggravio anche di costi per gli utenti finali e quindi per i cittadini.
Per questo diciamo no alla chiusura del Tribunale di Vasto, chiedendo che si faccia tutto quello che è necessario per ripristinare i tribunali minori nella nostra regione e soprattutto per tutelare il Vastese attraverso la salvaguardia del nostro palazzo di giustizia. Diciamo basta alla spoliazione del nostro territorio in maniera convinta, compatta e unitaria, andando oltre ogni steccato di partito e di ideologia.»

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