Rivisondoli: abuso edilizio e truffa, a giudizio il sindaco

Disposto il rinvio a giudizio per il sindaco di Rivisondoli e altre quattro persone: abuso edilizio e truffa i reati contestati. Il processo il 13 luglio 2021.

Il Gup del tribunale di Sulmona, Marta Sarnelli, ha disposto il rinvio a giudizio di Roberto Ciampaglia, sindaco di Rivisondoli, e di altri quattro imputati, per i reati di abuso edilizio, abuso di ufficio continuato, truffa aggravata ai danni della Regione per il conseguimento di finanziamenti pubblici. Il processo di celebrerà il 13 luglio 2021 avanti al tribunale di Sulmona.

Nella richiesta di rinvio a giudizio del Procuratore della repubblica di Sulmona, Giuseppe Bellelli, il sindaco Ciampaglia viene definito dominus, socio occulto e amministratore di fatto della Royal Immobiliare srl, società finanziata con ingenti somme transitate sui conti della sorella del sindaco, funzionario di polizia. Il sindaco Ciampaglia avrebbe realizzato un hotel resort nel centro abitato di Rivisondoli, mediante una serie di abusi edilizi, in concorso con una dipendente del Comune molto vicina al sindaco e con il fratello della donna, entrambi amministratori della società e ritenuti dalla Procura della Repubblica di Sulmona meri prestanomi. Secondo i consulenti della Procura di Sulmona l’intera struttura alberghiera sarebbe stata realizzata con svariati interventi edilizi in violazione delle norme edilizie ed urbanistiche, che, da un magazzino preesistente, grazie a una serie di varianti DIA, hanno portato a edificare il complesso ricettivo a 4 stelle denominato ‘Relais Assunta Madre’. I lavori commissionati dal sindaco, dopo un permesso rilasciato dallo stesso comune di Rivisondoli per ristrutturazione edilizia, poi autorizzati per affittacamere, hanno anche ottenuto dalla finanziaria della Regione Fira un finanziamento di 150 mila euro, da cui il rinvio a giudizio anche per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, avendo in realtà il sindaco realizzato abusivamente da un vecchio magazzino, aumentato di superficie e volume per tre volte e assentito come affittacamere, un hotel resort munito di spa e definito ‘di lusso’ nello stesso sito web.

Il sindaco Ciampaglia è stato rinviato a giudizio anche per abuso di ufficio per aver violato il dovere di astenersi e favorito se stesso e la sua società, deliberando assieme al consiglio comunale vendite di aree comunali alla Royal Immobiliare da destinare a parcheggio dell’hotel, e per aver ceduto in uso trentennale con canone annuo di favore un’altra area parcheggio, dopo averla fatta pavimentare a spese del Comune. Il sindaco è stato inoltre prosciolto da un’ulteriore ipotesi di abuso di ufficio in relazione a una diversa vicenda, relativa alla riduzione del canone di locazione dei locali di proprietà del Comune destinati a bar.