Moglie Mimmo Grosso, vittima Covid, stira ogni giorno vestito da sposo. Un amore come il mare

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Tra le tante storie dolorose al tempo del Covid, c’è quella di una vedova di Pescara che ha perso il marito e ogni giorno stira il suo vestito da sposo. È Marina, la moglie dell’ex armatore Mimmo Grosso.

Vogliamo raccontarvi di una storia d’amore che vince su tutto, anche sul virus. Nemmeno 60 anni, Mimmo Grosso, molto conosciuto a Pescara, per tanti anni portavoce della marineria, ha perso la vita a causa del Covid. Ha lottato fino all’ultimo, attivo su Facebook nel raccomandare di mettere le mascherine, rispettare le regole, perché sulla sua pelle stava vivendo la malattia. Sempre fiero, anche ironico, nonostante l’ossigeno, portava avanti le sue battaglie sui social e già pensava al futuro. Era lui, di tempra forte, a spronare gli amici. Fino a quando le sue condizioni si sono aggravate rapidamente e da un giorno all’altro, il combattente non c’era più. Immenso il dolore di una intera comunità, incredula. Sono passati giorni e settimane, gli amici cercano di essere presenti e vicini soprattutto alla moglie, Marina, con cui il combattente condivideva lavoro e vita. Un amore grande come il mare. La donna vuole che il marito resti sempre con lei, gli amici dicono che quasi ogni giorno prende il suo ferro da stiro e tira lucido l’abito del suo uomo con cui anni fa convolarono a nozze. Un modo per averlo ancora accanto perché già di fronte alla morte non c’è consolazione, immaginiamo cosa possa essere una dipartita senza un bacio, un abbraccio, una carezza. Il maledetto virus ha tolto anche la possibilità di una morte dignitosa. Noi ci uniamo agli amici e cerchiamo, banalmente, di spronare Marina ad andare avanti. Così avrebbe voluto il marito Mimmo, risoluto, intraprendente, battagliero e amante del suo lavoro. Legato indissolubilmente alla sua famiglia. Non c’è solo l’abito da sposo ma c’è anche lui, come una conchiglia in cui si ascolta il mare, cara signora, le è vicino magari in un sussurro o in un respiro. Che questa storia, dicono gli amici, ci insegni a tornare alla normalità ma una normalità sana: lui stesso dal letto di ospedale scriveva di adottare tutti i dispositivi di sicurezza anti Covid. Facciamolo, basta poco: mascherine, distanza di sicurezza, lavarsi le mani. Piccoli gesti che uccidono il Coronavirus ed è questo che tutti speriamo. La morte di un virus che ha provocato a sua volta decine di migliaia di morti solo in Italia. Ripartiamo più forti di prima, godiamoci l’estate, ma facciamo appello alla prudenza e al buon senso come il combattente avrebbe voluto. Storie al tempo del Coronavirus, dove anche l’amore diventa ancora più forte in un legame tra cielo e terra che il virus non può spezzare. Ah, ci dice Marina, prima di essere intubato Mimmo ha fatto in tempo a inviargli un messaggio: “Ti amo”.