Covid Abruzzo, variante britannica: tracciamenti sugli ultimi arrivi da Londra

Covid Abruzzo: vanno avanti con maggiore scrupolo i tracciamenti sugli ultimi arrivi da Londra per isolare eventuali contagi da variante britannica del virus. Albani: «Tamponi per accertare la negatività dei passeggeri».

Il tracciamento sugli ultimi passeggeri arrivati dalla Gran Bretagna in Abruzzo, prima della sospensione dei voli disposta dal Governo italiano, va avanti come da protocollo per scongiurare eventuali contagi della cosiddetta variante britannica al Covid che nelle ultime ore sta dando da fare a medici e scienziati. A destare preoccupazione sarebbe infatti la maggiore contagiosità del virus, soprattutto alla luce del fatto che, uno dei modi più efficaci per spuntare le armi a questo nemico sanitario, sia proprio l’interruzione della rete dei contatti. Proprio per questo sarà ancor più scrupoloso il tracciamento di quanti hanno fatto rientro in regione dall’Inghilterra, come spiega il dottor Albero Albani, responsabile regionale per le grandi emergenze.

«È necessario distinguere tra i voli, in particolare quelli del 18, 19 e 20 il 20 dicembre», ha ricordato il dottor Alberto Albani, responsabile regionale per le grandi emergenze. «In particolare il 20 dicembre è scattato il blocco dei voli provenienti dall’Inghilterra, ma l’ultima partenza dalla Gran Bretagna verso l’Abruzzo è avvenuta prima che venissero applicate le disposizioni del Governo italiano e quindi quando il volo Ryanair era già in viaggio. Atterrando a Pescara, i passeggeri del giorno 20 sono stati pertanto tutti identificati e tracciati: si tratta di 45 persone di Pescara, 5 dell’Aquila, 30 di Chieti, 25 di Teramo e 32 di altre regioni, per le quali abbiamo provveduto ad allertare le Asl di competenza.
Per quanto riguarda i cittadini abruzzesi, stamattina stessa quelli di Pescara verranno tamponati in una sezione diversa rispetto alle altre tamponature, proprio per non mischiare eventuali diversi positivi. In caso di positività andremo a vedere e a tracciare i contatti che hanno avuto; in caso di negatività invece avremo la sicurezza che non ci sono problemi.
Per quanto riguarda invece i voli del 18 e del 19, arrivati quando ancora non era in vigore la nuova normativa, i passeggeri erano tutti quanti stati tamponati nelle 48 ore precedenti la partenza, quindi sono tutti i pazienti negativi, così come risulta dalle schede dell’Usmaf (ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera, ndr) al momento dell’atterraggio. Ad ogni modo adesso procederemo il giorno 24 con un secondo tampone, a distanza quindi di qualche giorno, proprio per essere sicuri che non ci sia stata la possibilità di sviluppare la malattia nell’ambito di questi giorni, dopo il primo tampone.
Eventuali positivi saranno comunque trattati come da protocollo. Al momento attuale da questa variante britannica non risulterebbe una maggiore gravità della malattia, però gli studi sono ancora in corso e quindi stiamo aspettando quello che diranno i virologi proprio sull’argomento.»

https://www.youtube.com/watch?v=EJnFQSWl-mU