Covid Abruzzo, sci: Marsilio chiede ristori al Governo

Covid Abruzzo: il presidente Marsilio si appella al Governo perché provveda a ristorare il comparto dello sci. «Da noi 3 milioni agli operatori».

«Avevamo chiesto al Governo di valutare l’apertura degli impianti per chi pernotta una notte o per chi ha in affitto o possiede una seconda casa», ha dichiarato il governatore abruzzese, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia. «In subordine di valutare la chiusura dei confini nazionali e ristori pari al fatturato dell’anno scorso. È nostro dovere mantenere il massimo della serietà: noi abbiamo fatto una proposta, pensiamo sia percorribile e fattibile. A questo punto chiediamo che ci siano ristori certi e congrui. Se come Regione siamo intervenuti è perché mancava qualcosa: a ristorare deve essere il Governo, la Regione legifera a compensazione di interventi a volte in ritardo, inesistenti, o poco congrui».

Così il governatore Marsilio in una conferenza stampa online nel presentare la legge, approvata ieri in Consiglio regionale, che destina tre milioni di euro a sostegno degli operatori che gestiscono impianti da sci e delle amministrazioni sul cui territorio ricadono gli stesso.

Si tratta di sostegni, è stato sottolineato, per compensare le perdite dovute al Covid anche in vista di una più che probabile chiusura anche nel periodo natalizio, visto che Marsilio ha ribadito l’intenzione di non aprire da parte del Governo che sarà ufficializzata nel Dpcm in arrivo nelle prossime ore.

«La nostra norma compensa il recente passato», ha continuato Marsilio. «Ora c’è il tema della riapertura degli impianti. Sono stato personalmente quest’estate a vederne uno in cui sono state realizzate cabine più grandi e capienti. Sappiamo che i nostri imprenditori hanno fatto investimenti seri e importanti. A fare i prof si fa presto: sarebbe tutto compito del Governo centrale, ora si decida e si dica dove queste persone potranno trovare il pane per le loro famiglie. Noi ci siamo mossi.»

Quanto alla norma approvata, Marsilio sottolinea che «la sua bontà è testimoniata dal fatto che non ha trovato opposizioni ed è stata varata con larghissimo, unanime consenso. Questa norma serve a offrire ai Comuni e agli operatori contributi per circa tre milioni per sopperire al mancato introito dei canoni concessori dei gestori degli impianti e a sostenere gli operatori che nel frattempo hanno passato l’estate ad attrezzare gli impianti di sci e di risalita per adeguarli all’emergenza. Abbiamo aggiunto in corso d’opera altri contributi, una tantum, per i maestri di sci e le guide alpine. Inoltre ci sono altri due contributi al Comune di Scanno per rilevare il complesso sciistico di Collerotondo (250 mila euro) e al Comune di Fano per impianti in abbandono che possono invece contribuire al rilancio del territorio.»