Covid Abruzzo: a Pescara la protesta dei medici del 118

Covid Abruzzo: esclusi dalla premialità per il lavoro prestato durante l’emergenza sanitaria, i medici convenzionati del 118 protestano a Pescara per chiedere una sanatoria.

A Pescara i medici convenzionati del 118 delle quattro ASL abruzzesi si sono dati appuntamento questa mattina, lunedì 16 novembre 2020, davanti alla sede dell’assessorato regionale alla Sanità di via Conte di Ruvo, per protestare contro la decisione di escluderli dalle premialità concesse dalla Regione ai dipendenti del settore sanitario, per il lavoro portato avanti nel periodo del lockdown di primavera durante l’emergenza Covid 19.

«Protestiamo innanzitutto per l’inadeguatezza contrattuale assoluta con cui facciamo i conti e per questo chiediamo una sanatoria che ci spetta di diritto», ha spiegato Giuliana Gualtieri, medico del 118 della Asl di Teramo. «Le Regioni e i sindacati non sono riusciti fino a oggi a sanare questo ruolo e noi per questo chiediamo una norma transitoria che ci permetta di avere quanto ci è dovuto per quanto fatto negli anni con un lavoro che è sotto gli occhi di tutti per la mancanza di requisiti minimi costituzionali come malattia e infortuni, garantiti da una polizza sanitaria privata e che non ci permette di essere all’interno del contratto collettivo nazionale. Il SSN si regge grazie a noi medici convenzionati.
In questo periodo di pandemia abbiamo avuto diversi colleghi malati che sono stati a casa senza stipendio per mesi. Inoltre c’è anche l’esclusione dalla premialità Covid distribuita dal Ministero agli operatori sanitari, fra cui gli amministrativi, e che vede tutti inseriti tranne noi medici convenzionati.
Non è una questione legata al rapporto economico ma è la dimostrazione del disprezzo per il medico convenzionato per cui è una situazione inaccettabile e che non siamo più disposti ad accettare.»

Durante la manifestazione l’assessore regionale alla sanità, Nicoletta Verì, ha ricevuto due rappresentati del gruppo di manifestanti, ai quali ha comunicato che la premialità richiesta arriverà entro 15 giorni. Soddisfatti dunque i manifestanti che hanno riferito di un esito positivo dell’incontro con l’assessore di riferimento, ma che aspettano a esultare per l’annuncio riferito.

«Siamo pronti a tornare davanti all’assessorato tra quindici giorni, qualora le promesse fatte non vengano mantenute».

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