Gran Sasso, dopo il furto di gasolio pagati gli stipendi

I sopralluoghi di una ditta specializzata (costati 1.800 euro) hanno appurato che quello avvenuto nelle settimane scorse è stato un furto di gasolio in uno dei serbatoi del Centro turistico del Gran Sasso. Le indagini continuano, intanto pagati gli stipendi dei lavoratori.

Sgombrato il campo dal dubbio che potesse essersi trattato di una perdita da uno dei serbatoi, quello nel piazzale di Campo Imperatore, e appurato che la scoperta del 28 gennaio scorso (quando è stato trovato completamente svuotato della sua scorta di 18mila litri di carburante acquistata poche settimane prima) è in effetti un furto, ora la parola passa ai carabinieri. Toccherà a loro indagare sull’accaduto e stanno già analizzando anche i tabulati telefonici dei dipendenti del Centro turistico del Gran Sasso.

L’amministratore unico della società partecipata dal Comune Dino Pignatelli fa il quadro della situazione. Il Centro turistico ha dovuto anticipare le somme per saldare in anticipo il gasolio, 25mila euro inizialmente dilazionati, circostanza che ha creato non pochi problemi alle casse del Centro turistico, con l’esigenza di ritardare i pagamenti degli stipendi. Bonifici fatti comunque ieri, garantisce Pignatelli.

Il maltempo delle ultime 24 ore ha portato neve sul Gran Sasso, ma è ancora presto per gioire in questa stagione strana e particolarmente mite, perché c’è vento forte che impedisce di lavorare oggi sulle piste (anche la funivia in queste ore resta chiusa). Si spera di poter sistemare il manto nevoso in tempo per il prossimo weekend.

Il servizio del Tg8