Covid Abruzzo, l’impatto della pandemia sui giovani

Solitudine, emarginazione e paura sono molto spesso l’oggetto delle segnalazioni raccolte dal mondo giovanile durante la pandemia da coronavirus.

L’allerta sul sostegno psicologico delle persone più vulnerabili è alta ma non bisogna drammatizzare. All’Aquila il team della professoressa Rita Roncone e del professor Massimo Casacchia si occupa da sempre di questi temi e l’impatto dell’epidemia sulla salute mentale degli adolescenti e dei giovani adulti è stato l’oggetto di un webinair organizzato dal Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente e dall’Associazione Rocco Pollice onlus con diversi patrocini, quello dell’Ateneo aquilano in primis. Sotto osservazione i giovani universitari come target di riferimento ma le richieste riguardano anche spesso studenti di medie e superiori.

La mancanza di socialità anche scolastica ha prodotto conseguenze e sugli universitari ha spesso inciso sul rendimento anche con più tempo a disposizione per studiare. Relatori di prim’ordine per affrontare le conseguenze che il confinamento e le restrizioni imposte dalle misure di contenimento del COVID hanno comportato sulla salute mentale degli adolescenti e giovani adulti. La salute dei giovani è considerata un bene prezioso da salvaguardare, come garanzia di una crescita sociale civile e personale dei giovani, crescita verso l’età adulta che li vedrà cittadini attivi e partecipi e responsabili nella vita pubblica. Sono stati presentati anche tre lavori scientifici meritevoli del premio dedicato al Prof.Rocco Pollice, arrivato alla quinta edizione, sponsorizzato dalla famiglia Pollice, sullo stimolo dell’Associazione Rocco Pollice onlus, la cui Presidente, la Dr.ssa Valeria Bianchini, ha diffuso ed incoraggiato giovani ricercatori a partecipare al premio.

 

Fabio Lussoso: