Covid Abruzzo, Pasqua in zona rossa con maggiori restrizioni

Natale con i tuoi e Pasqua pure. Una Pasqua in rosso causa pandemia con regole e divieti che fino al 5 aprile dovranno essere rispettati nel nostro Paese.

Innanzitutto niente pranzi luculliani nei ristoranti che sono chiusi come anche i bar. Niente pic-nic e gite fuori porta a Pasquetta. Fuori dalla porta si può uscire per fare una passeggiata ma solo nei pressi della propria abitazione. I pubblici esercizi sono aperti solo per asporto o consegne a domicilio. Da domani dunque tutte le regioni italiane torneranno in zona rossa per tre giorni. L’ennesimo lockdown per cercare di limitare spostamenti e assembramenti durante le festività pasquali.

Per questo il Viminale, durante il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza, ha chiesto ai prefetti di intensificare i controlli. In particolare le forze dell’ordine, che saranno in campo con 70 mila unità, dovranno presidiare le aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, parchi, litorali, arterie stradali e autostradali, stazioni, porti e aeroporti. Un monitoraggio “rigoroso” ma equilibrato – come l’ha definito il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – per verificare il rispetto delle norme anti-covid che da sabato a lunedì vietano gli spostamenti anche nel proprio comune, se non per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone, con minori di 14 anni conviventi.

Intanto cresce l’attesa per il consueto monitoraggio del venerdì. Oggi i nuovi dati del ministero della Salute su curva pandemica e Rt stabiliranno i nuovi colori delle regioni che, comunque, non potranno più tornare in giallo almeno fino a maggio, così come previsto dal nuovo decreto che entrerà in vigore il 7 aprile. Si a deroghe per riaperture locali ma Italia senza regioni gialle fino al 30 aprile. Sul fronte scuola, invece, dal 7 aprile prenderà il via il “nuovo corso” voluto dal governo Draghi. Vietate le ordinanze regionali e ritorno alle lezioni in presenza fino alla prima media in zona rossa e fino alla terza media in arancione, con le superiori in classe al 50%. Torneranno sui banchi 5,3 milioni di studenti, su poco più degli 8 milioni in totale.

Una Pasqua rossa ma con la voglia di un futuro prossimo in cui il colore predominante sia quello della speranza. In molti, sono costretti a trascorrere le festività lontano dai propri cari e in questo caso il vituperato, spesso, Web, ci aiuta. Il pensiero alle famiglie di chi è stato colpito, ai sanitari che proseguono il loro lavoro non conoscendo ferie e a tutti coloro, volontari soprattutto, che non fanno mancare un po’ di affetto ai nuovi poveri che con la pandemia sono sempre più nuovi. Per una Pasqua buona e una buona Pasqua.