Pari opportunità: Covid 19, rischio regressione dopo l’emergenza sanitaria

Le Commissioni Pari opportunità denunciano il rischio regressione dopo l’emergenza sanitaria da Covid 19. Beta Costantini: “Promuovere misure di sostegno per le donne altrimenti rischiamo un brusco passo indietro”.

Dalla Commissione Regionale di recente nomina alle Commissioni comunali e quelle professionali, le donne sono convinte che l’emergenza Covid ha segnato un brusco arretramento nelle pari opportunità e nella cultura di genere. Aumentati i casi di violenza familiare, aumentato il carico di lavoro – smart working, casa accudimento – e ora, a causa della grave crisi economica, un aumento esponenziale di donne senza lavoro.

“Dalle singole segnalazioni alle informazioni dei servizi sociali dei Comuni, dalle notizie di cronaca ai dati i segnali sono preoccupanti”, ha dichiarato la consigliera provinciale per le Pari opportunità e il sociale, Beta Costantini, nel corso dell’incontro che si è tenuto ieri con le CPO presenti sul territorio teramano e con la CPO regionale. “Noi vogliamo fare qualcosa, sostenere le donne in questo periodo molto difficile per tutti ma soprattutto per loro. Vogliamo partire dall’analisi del quadro attuale e dagli scenari che delinea. Per questo chiederemo una collaborazione all’Università di Teramo per avviare un’indagine che abbia anche un valore statistico: come e se è cambiata la condizione delle donne, di cosa hanno più bisogno, cosa chiedono ai servizi pubblici. La normativa, i divieti dovuti alla emergenza sanitaria hanno inciso nei rapporti interpersonali e ad un certo punto ci siamo trovati a vivere una vita diversa, una vita che non sembrava nostra.
Fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria le donne sono state in prima linea, a casa come sul lavoro, ma c’è rischio che per molte questa condizione possa tradursi in un passo indietro: un non volontario confinamento dentro le mura domestiche. Molti settori nei quali sono impiegate le donne, inoltre, sono più esposti alla crisi economica: è fondamentale quindi rivedere i parametri delle politiche sociali: più asili nido a prezzi sostenibili, servizi per l’infanzia e per anziani e disabili, riconfigurazione dei Fondi europei per favorire autoimpiego e autoimprenditorialità. Come professionista ho constatato i problemi che le donne stanno affrontando. Anche per me è stato difficile conciliare lavoro e famiglia”.

C’è dunque un impegno comune nel sensibilizzare la Regione su questi temi anche per individuare misure di finanziamento e azioni aderenti alle nuove emergenze. Le Cpo, inoltre, hanno convenuto sull’idea di organizzare una giornata regionale delle pari opportunità che le veda tutte coinvolte per fare “dell’Abruzzo una regione pilota su questi temi”.

Alla riunione hanno partecipato la presidente regionale della CPO Maria Franca D’Agostino e la componente Elisabetta Plevano, le rappresentanti delle CPO dei Comuni di Mosciano Sant’Angelo, di Roseto degli Abruzzi, di Atri, Giulianova, di Pineto; dell’Ordine degli Avvocati di Teramo, Fiammetta Ricci in qualità di referente dell’Università di Teramo per le Pari Opportunità e naturalmente la Commissione provinciale della Provincia. Le Cpo hanno raccontato le iniziative che stanno portando avanti e si sono confrontate sulle possibili sinergie future in maniera da creare una rete coordinata.

“Come Commissione provinciale stiamo lavorando a un progetto che riguarda il futuro delle donne nel mondo lavorativo e professionale”, spiega la presidente Tania Bonnici Castelli. “Un progetto di sensibilizzazione rivolto alle bambine e alle ragazze: vogliamo far loro conoscere le numerose scelte in campo, i nuovi orizzonti oltre quelle più convenzionali. Diventare scienziate, astronaute, ricercatrici, manager. Vogliamo coltivare l’ambizione delle giovani donne che devono decidere, avendo in mano tutte le informazioni. Le scelte al ribasso poi si pagano con lavori precari, minori contributi, aumentato divario sociale. L’orientamento e la formazione sono pilastri fondamentali e bisogna proporre e far conoscere nuovi modelli e orizzonti innovativi”.

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