Covid 19 Abruzzo: da ricerca Gssi la schiuma anti covid per bagni pubblici

Covid 19 Abruzzo: da una ricerca del Gran Sasso Science Institute arriva la schiuma anti Covid per i bagni pubblici. Lo studio è dei professori Verzicco e Liso.

Una schiuma capace di evitare la contaminazione dei bagni pubblici riducendo le possibilità di contagio da coronavirus è il progetto concepito da due scienziati italiani con competenze molto diverse. Roberto Verzicco insegna Continuum Mechanics nella scuola di alta formazione Gran Sasso Science Institute dell’Aquila e Fluidodinamica all’Università di Roma “Tor Vergata”, mentre Arcangelo Liso è professore di Ematologia presso l’Università di Foggia. Le simulazioni al computer del comportamento delle molecole di un fluido condotte dal professor Verzicco e la conoscenza dei meccanismi di contagio da parte di virus e batteri, campo di cui è esperto il professor Liso, sono confluite in una serie di esperimenti che hanno infine condotto al risultato sperato.

“Abbiamo messo a punto una schiuma che, se spruzzata nei bagni, impedisce la diffusione degli aerosol contenenti sostanze biologiche e quindi anche agenti patogeni”, hanno spiegato gli scienziati Roberto Verzicco e Arcangelo Liso.

La ricerca è iniziata ben prima della pandemia da Covid-19, ma la schiuma messa a punto da Verzicco e Liso potrebbe rivelarsi utilissima alla ripresa delle attività, una volta passata la fase acuta dell’emergenza coronavirus.

“Con la riapertura di scuole, uffici e locali pubblici”, spiega il professor Verzicco, “ci si potrà ingegnare a sanificare i tavoli, le scrivanie i computer e a definire le distanze di sicurezza, ma c’è un luogo dove tutti prima o poi devono andare: il bagno. E avere uno strumento per sanificarlo in modo efficiente ed economico sarà fondamentale”.

“Il meccanismo che può trasformare la toilette in un possibile luogo di contagio”, spiega Liso, “sono determinati dagli aerosol contenenti particelle biologiche che si formano quando l’urina colpisce la ceramica del water o l’acqua, ma anche durante lo scarico. E possono raggiungere le superfici di altri oggetti: il lavandino, la carta igienica, l’erogatore del sapone… La nostra idea è di impedirne la formazione e quindi la diffusione nell’aria”.

La genesi di questa invenzione risale a quando sia Verzicco che Liso erano due giovani ricercatori che svolgevano le loro ricerche presso la Stanford University in California.