Coronavirus San Giovanni Teatino: 35 positivi, le precisazioni della Rsa

Coronavirus San Giovanni Teatino: il gruppo Edos chiarisce la vicenda della Rsa Villa San Giovanni dopo i35 casi di positività al Covid 19, rilevati nella struttura.

Dopo i 35 casi di positività al Covid 19 riscontrati nella Rsa Villa San Giovanni, il gruppo Edos, a cui la struttura afferisce, chiarisce la vicenda con una nota firmata da Ilaria Carpisassi, direttrice Marketing & Comunicazione del gruppo La Villa.

Confermiamo che, a seguito della somministrazione dei tamponi, abbiamo riscontrato la presenza di 25 ospiti e 10 operatori positivi.
In relazione agli operatori, abbiamo subito disposto che coloro risultati positivi cessassero il servizio. Tra i 10 risultati positivi ad ogni modo ne erano attualmente in forza solo 4, gli altri 6 erano già in malattia da prima (i tamponi sono stati fatti sia agli operatori in forza che a quelli in malattia), quindi in definitiva il provvedimento ha riguardato solo 4 persone.
Rispetto agli ospiti, dei 25 risultati positivi, attualmente in struttura ne sono presenti 15, gli altri 10 erano già stati inviati all’ospedale di Chieti a titolo preventivo nei giorni scorsi, avendo qualche linea di febbre. Oggi è stato disposto di trasferire al Centro Covid dell’Ospedale di Chieti anche gli altri 15 ospiti.
In definitiva, in struttura da domani rimarranno solo coloro risultati negativi e per la settimana prossima è stato già disposto il secondo tampone per tutti, ospiti e operatori.
La struttura ha già provveduto ad attivare tutte le procedure previste in questi casi e a riorganizzarsi per far fronte alla situazione.
Ringraziamo tutti i familiari per la fiducia e il supporto dimostrati, a fronte della tanta confusione di informazioni rilevata in questi giorni. Il vostro contributo è per noi il più importante.

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** TARDIVA COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEI TAMPONI**
Rispetto a quanto emerso ieri circa il ritardo sulla comunicazione dei dati dei tamponi da parte di Asl Chieti Lanciano siamo a confermarvi che:

• i nostri risultati sono stati pubblicati sulla pagina facebook ufficiale di Usl di Lanciano Chieti intorno alle 16.00 e divulgati agli organi stampa tramite comunicato stampa, senza che noi ne fossimo ancora stati messi al corrente;
• la nostra struttura ha appreso della pubblicazione dei risultati dei tamponi intorno alle 16.30, tramite un commento rilasciato sulla nostra pagina Facebook da un utente e in seguito attraverso le numerose chiamate pervenuteci da stampa e familiari; questi ultimi chiaramente si sono allarmati e detti molto delusi per non aver ricevuto la comunicazione da parte nostra. Comprensibile e condivisibile e siamo totalmente d’accordo con loro, ma purtroppo quei risultati che loro avevano letto paradossalmente a noi non erano stati comunicati;
• a fronte di tutto questo, ci siamo subito attivati per contattare i nostri referenti in Asl, per comunicare il tutto e richiedere delucidazioni, facendo presente la gravità della cosa; abbiamo quindi fatto seguire una Pec di richiesta spiegazioni ufficiali ad Asl alle ore 18.49.
• a fronte di tale nostra richiesta, abbiamo ricevuto alle ore 21.23, Pec ufficiale di Asl che informava la sede di Firenze dell’esito dei tamponi. Visto l’orario, tale informazione è giunta ufficialmente in struttura alle 8 di questa mattina, quindi il giorno successivo.

A seguito dell’invio di tale mail delle 21.23 Asl comunicava quindi sui propri canali social intorno alle 22 di averci inviato i risultati con puntualità. I dati sono questi. A vostra discrezione analizzare la situazione ma intorno alle 16,00 il comunicato stampa è stato pubblicato sui canali ufficiali di Asl e inviato a tutti gli organi stampa; i primi articoli usciti intorno alle 18,00. Noi abbiamo ricevuto la Pec alle 21.23 quando già TUTTI lo avevano saputo prima di noi. Non vogliamo dissentire con le versioni fornite ma non sappiamo cosa si intenda per puntualità in questo caso.
Come si sono svolte le comunicazioni ha date e orari che non sono oggetto di interpretazione, certificati e certificabili, quindi va da sé che ognuno può dare la propria versione ma resta il fatto che siano dati oggettivi.

Onestamente non è nostra intenzione puntare il dito, vogliamo essere certi che si sia trattato di un disguido di comunicazione non voluto; anzi, ci teniamo a sottolineare che abbiamo sempre lavorato bene con Asl Lanciano Vasto Chieti e li abbiamo anche ringraziati pubblicamente più volte, perché in effetti Regione Abruzzo è stata quella che più di ogni altra regione in cui lavoriamo è stata solerte e concreta nell’applicare le Direttive Ministeriali e fino ad ora sono stati di gran lunga coloro che ci hanno dato un servizio e un supporto concreto per la gestione dell’emergenza presso Rsa Villa San Giovanni, e speriamo possa continuare ad essere così per il bene dei nostri anziani, perché l’interesse comune deve essere quello di tutelare la loro salute e nient’altro.
Tuttavia ci sembrava doveroso puntualizzare la situazione, soprattutto per trasparenza verso tutti i familiari dei nostri ospiti che giustamente ci hanno contattati allarmati o talvolta delusi che non li avessimo avvisati prima noi. Purtroppo non è stato possibile, perché noi siamo stati avvisati per ultimi, con oltre 5 ore di ritardo rispetto a social e stampa che onestamente non dovrebbero avere la priorità su di noi. E quello che più ci rammarica è proprio questo, non aver avuto la possibilità di essere noi coloro che avvisavano i nostri anziani, i loro familiari. La trasparenza verso coloro che ci danno fiducia è per noi un dovere oltre che una volontà e non abbiamo potuto espletarlo a causa di questa mancanza di comunicazione.
Asl è sempre stata presente e sollecita finora. Quanto è accaduto ha lasciato increduli anche noi e non capiamo come possa essere successo. Ma ripetiamo, siamo certi sia stato non voluto. Resta il fatto che è successo ed è importante essere trasparenti su come si sono svolti i fatti, dato che di mezzo c’è la tutela della vita delle persone; e se è stato fatto un errore lo comprendiamo, ma certamente riteniamo che per difendere un proprio errore non sia necessario minare la credibilità della struttura che invece ha sempre comunicato con trasparenza, anche le difficoltà e che sta lavorando duramente per proteggere i propri anziani.
Infine, a titolo generale, ci teniamo a sottolineare che questo non è il momento di prendersi meriti né trovare colpevoli; non è una guerra né politica né istituzionale. Non per noi e sicuramente quello che ci interessa è solo fare bene il nostro lavoro. Per noi è una guerra contro il virus e la nostra unica vittoria sarà quella di riuscire a tutelare i nostri anziani. La nostra guerra è questa e nessun’altra e di nessun altro tipo.

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