Coronavirus Pescara: Comune e Tua riorganizzano il trasporto pubblico

Coronavirus Pescara: Comune e Tua in videoconferenza per riorganizzare il trasporto pubblico dell’area metropolitana in vista del ritorno alla normalità.

L’assessorato alla mobilità del Comune di Pescara e la società Tua, che gestisce il trasporto dell’area vasta su Pescara, hanno avviato un’interlocuzione per riavviare la mobilità cittadina, dopo quasi due mesi di lockdown da coronavirus e in attesa di indicazioni più precise da parte del Governo. All’incontro in videoconferenza hanno partecipato per il Comune, oltre all’assessore Luigi Albore Mascia, l’ingegnere Giuliano Rossi e l’architetto Giancarla Fabrizio del settore Mobilità, e per Tua Raffaele Piscitelli, responsabile dei trasporti per l’area metropolitana Chieti-Pescara.

La ripresa delle attività dopo lo stop forzato per l’emergenza sanitaria di queste settimane propone infatti uno scenario complesso che il trasporto pubblico locale dovrà affrontare con una programmazione preventiva delle attività di trasporto.

“Aggiornamento e contatti saranno costanti proprio per non farci trovare impreparati e calibrare la programmazione in base alle esigenze del territorio”, ha sottolineato l’assessore Luigi Albore Mascia. “La nostra città deve affrontare non solo il problema dei collegamenti interni, ma anche la gestione di arrivi e partenze verso tutti quei centri come Montesilvano, Francavilla, Spoltore e tutta l’area vestina, che funzionalmente gravitano su Pescara. Un sistema di spostamenti il più possibile fluido è quindi fondamentale e deve avere un suo cardine nel trasporto pubblico. Tua, che si è attivata con utile anticipo, ci ha presentato un primo ventaglio di ipotesi sulle quali stiamo iniziando a lavorare”.

L’elemento principale della programmazione ruota intorno alla proposta meno passeggeri-più passaggi. La necessità di distanziamento porterà ad avere su ogni autobus non più di dieci-quindici posti, di conseguenza Tua ha in programma, anche nelle tratte urbane, di incrementare il numero di corse. Per questo sarà necessario asciugare il più possibile i tempi di percorrenza.

“Ci hanno chiesto di intervenire con un sistema di corsie preferenziali che sarà assolutamente temporaneo”, ha precisato l’assessore Albore Mascia. “Ci prepariamo a valutare la loro proposta e a condividerla naturalmente anche con gli operatori economici. Guardiamo a uno spazio temporale di sette-otto mesi, anche in attesa di capire quali saranno i tempi di riapertura delle scuole.
Ora si sta valutando cosa potrà offrire il mercato in termini di tecnologie. La necessità è quella di riuscire a disciplinare gli accessi ai mezzi pubblici: c’è l’ipotesi di un’app che monitori corse e presenze dei mezzi in modo da informare le persone in attesa alle diverse fermate. Per l’utenza meno smart dovrebbero arrivare le paline informative collegate con il gps e in questo senso noi potremmo accelerare le pratiche autorizzative per l’installazione”.

Prima del lockdown si ragionava su un sistema di mille pendolari al giorno, ora bisognerà capire come cambieranno le esigenze del servizio.

“Si pensa anche a un sistema di prenotazione che consenta, in assenza di passeggeri in attesa, di saltare le fermate”, aggiunge l’assessore. “Così come potrebbero essere istituite corse express con fermate ridotte per i collegamenti principali. Allo studio anche l’ipotesi di display informativi, collegati con un contapersone, da posizionare sul vetro anteriore dell’autobus per informare chi è in attesa del numero di posti disponibili.
Tua sta lavorando molto per risolvere le criticità nel modo migliore e per questo cercheremo di collaborare al meglio delle nostre possibilità”.

La regolamentazione di salite e discese resta comunque uno dei problemi principali da risolvere, così come la gestione delle file che, fisiologicamente, si creeranno alle fermate.

Il confronto tra Comune e Tua proseguirà con incontri continui a cui parteciperà anche il direttore generale Maxmilian Di Pasquale (assente dalla videoconferenza per impegni in Regione) in modo da avere, già prima delle indicazioni del Governo, una prima visione di insieme di tutte le questioni da affrontare.

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