Coronavirus Pescara: Valentinetti prega su Rete8 con le campane a festa

Coronavirus Abruzzo: parte da Pescara l’iniziativa delle campane suonate a festa per invitare i fedeli a pregare con Monsignor Valentinetti, ogni giorno in diretta su Rete8 alle 18,30.

Anche la preghiera ai tempi del Coronavirus si riorganizza come può. A Pescara l’iniziativa di chiamare a raccolta i fedeli con il suono confortante delle campane a festa, parte da un’idea di don Antonio Del Casale della chiesa del Santissimo Crocifisso di Villaggio Alcione. È stato proprio il parroco della forania di Pescara sud il primo a pensare di far suonare le sue campane per condividere un momento di preghiera con i tanti pellegrini impossibilitati a raggiungere i luoghi di culto a causa delle restrizioni adottate dal Governo per evitare ulteriori contagi da Covid 19.

L’iniziativa ha riscosso il plauso di Monsignor Tommaso Valentinetti dell’Arcidiocesi di Pescara Penne, che in questi giorni così complicati, ha invitato tutte le chiese a replicare l’iniziativa di don Antonio, in concomitanza con la preghiera quotidiana che l’arcivescovo trasmetterà ogni giorno su Rete8 alle 18,30 con la rubrica “La parola del giorno”: un momento di vicinanza pur nella lontanza forzata che l’emergenza sanitaria del Covid ci costringe a vivere. Dunque a partire da oggi le campane della città potranno suonare a festa tutte insieme alle 18,25, per ricordare ai fedeli di riunirsi davanti alla tv per pregare con Monsignor Valentinetti, in onda su Rete8 alle 18,30 con “La parola del giorno”.

“In questi giorni con una meditazione sulla parola di Dio del giorno vorrei ringraziare la forania di Pescara sud, che ha preso una bella iniziativa come quella di suonare le campane alle 18:30 per poi ascoltare la parola e quindi rimanere in preghiera”, ha dichiarato Monsignor Tommaso Valentinetti dell’Arcidiocesi di Pescara Penne. “Questo mi dà la possibilità di ringraziare veramente i tanti sacerdoti della diocesi che in questi giorni stanno vicino ai loro fedeli attraverso tutti i mezzi di comunicazione possibile, i social, Facebook e quant’altro, per far arrivare la presenza del Signore e della Sua parola e la vicinanza umana e cristiana anche rispondendo a un invito quando è necessario mettersi a disposizione dei poveri, ma soprattutto anche degli ammalati, che ne avessero necessità. Un grande grazie per tanta generosità. È un momento difficile, ma nella preghiera e nell’unità di chiesa possiamo realmente camminare bene.”

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