Tragedia Francavilla: autopsia, Filippone ha buttato giù anche la moglie. Venerdì forse funerali di mamma e figlia

angrilli-filippone1111

Fausto Filippone non ha gettato dal viadotto solo la figlia, la piccola Ludovica, ma secondo le prime indiscrezioni dell’autopsia avrebbe lanciato dal balcone della palazzina di Chieti anche la moglie. Venerdì probabilmente i funerali della mamma e della bimba. Il fratello di Marina: “Perché non lo hanno fermato?”

Non una caduta accidentale e non un suicidio: Marina Angrilli sarebbe stata spinta giù dal balcone. Lo confermano le prime indiscrezioni trapelate sull’esito dell’autopsia sul corpo della moglie di Fausto Filippone, eseguita all’obitorio di Chieti. E a scaraventarla di sotto, sono convinti gli inquirenti, sarebbe stato proprio lui. L’uomo, ha poi riferito un testimone, era presente sul posto sia all’arrivo delle ambulanze che della polizia: soccorsa la donna sarebbero andati via tutti insieme. Cosa poi è successo è al vaglio degli inquirenti: di fatto nessuno ha impedito a Filippone di andare a prendere la figlia, raggiungere il viadotto, lanciarla nel vuoto e poi fare la stessa fine.

L’autopsia avrebbe consentito di appurare che, per tipologia di lesioni e di traiettorie, la donna non si sarebbe suicidata. Esclusi anche malore e colluttazioni. Si sarebbe trattato di una caduta improvvisa. A far propendere per l’ipotesi dell’omicidio c’è la valutazione tra il punto di caduta e il punto di impatto, oltre alla tipologia delle lesioni riportate. L’accertamento ha consentito di appurare che si è trattato di una caduta estremamente improvvisa. La donna è poi morta nel primo pomeriggio, in ospedale. L’autopsia sul corpo della figlia, Ludovica, ha stabilito che la bambina di 10 anni è morta sul colpo, come anche il padre.

Questa, dunque, la ricostruzione dei fatti, secondo quanto emerso finora. Il 49 enne, la mattina di domenica 20 maggio porta la moglie, 51 anni, nella casa di Chieti Scalo. Non si sa cosa succede, ma l’autopsia suggerisce che sia stato lui a spingerla improvvisamente giù dal balcone.

Il movente della tragedia, pero’, ancora non c’è. Gli uomini della squadra Mobile di Chieti, diretti da Miriam D’Anastasio e coordinati dal pm Lucia Anna Campo, stanno lavorando senza sosta anche per capire cosa sia scattato nella mente dell’uomo e perché. Gli unici dati certi, secondo quanto ricostruito, sono il cambiamento caratteriale e lo stato di tristezza dell’uomo, sopraggiunti in seguito alla morte della madre. Non si tratta, però, di problemi psichici documentati.

“La morte della madre è stato uno dei fattori che hanno provocato la decisione di Fausto Filippone”, dice lo psichiatra Massimo Di Giannantonio, che per sette ore ha cercato di convincere l’uomo a non gettarsi. “Ha detto – spiega Di Giannantonio – che la sua vita era irreversibilmente iniziata a cambiare in termini intollerabili 15 mesi prima”. Secondo lo psichiatra, l’uomo fino alla fine ha voluto portare a termine il suo piano: “Mi sono trovato davanti a un muro. Nella mente di Filippone tutto era già finito”.

Intanto la magistratura ha concesso il nulla osta per i funerali di Marina Angrilli e della figlia Ludovica, 10 anni, vittime della tragedia avvenuta domenica scorsa in Abruzzo: a renderlo noto è il fratello della donna Francesco, ematologo all’ospedale di Pescara, che non ha voluto rivelare il luogo delle esequie.

“Abbiamo avuto il nulla osta dall’autorità giudiziaria – ha detto all’ANSA Francesco Angrilli – probabilmente i funerali ci saranno venerdì, ma sono timoroso nel rivelare il luogo, anche se so che poi alla fine si verrà a saperlo comunque. Francamente ho il terrore, avendo vissuto certa stampa, le televisioni accampate fuori casa, di ritrovarmi un tale assembramento lì. E comunque gli ultimi particolari non sono ancora certi”.

Storia di una famiglia normale, in un giorno di straordinaria follia. Ma i familiari vogliono vederci chiaro sulla dinamica del primo intervento.

“Mi viene difficile poter credere che sia sfuggito l’atteggiamento di questa persona, distaccata, in preda ad uno stato che non aveva un aspetto di normalità. Faccio fatica a credere che questo possa essere sfuggito ad una pattuglia di polizia”. Lo dice all’ANSA Francesco Angrilli, fratello di Marina, in merito alla testimonianza secondo cui sul luogo dove è caduta la donna a Chieti fosse arrivata una volante quando sul posto era ancora presente il marito, Fausto Filippone, che l’avrebbe spinta di sotto. “Sono sconvolto dalle notizie che ho letto”, ha aggiunto.