Pianella: il sindaco che impone il “saluto gerarchico”, parla al Tg8

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Fa discutere, a Pianella, la delibera della Giunta Marinelli che richiama la norma del “saluto gerarchico” per i dipendenti comunali ai diretti superiori.

Una scelta messa nero su bianco, in una delibera  recentemente approvata dalla Giunta Comunale di Pianella guidata dal sindaco Sandro Marinelli, che integra l’articolo 14 del codice di comportamento approvato il 30 dicembre del 2013:

“È buona norma – si legge – per tutti i dipendenti anche responsabili di area e titolari di posizione organizzativa, nonché dirigenti, salutare e rispondere al saluto incontrandosi durante le ore d’ufficio, come è buona norma adempiere al dovere di rivolgere il saluto al superiore gerarchico e agli organi elettivi rappresentativi dell’Ente”. (Vale a dire anche i politici)

Qualcuno ha ironizzato, richiamando i film di Fantozzi del “mega direttore galattico”, ai quali i dipendenti dovevano una sorta di venerazione, altri hanno ritenuto anacronistica questa scelta. Insomma la polemica è esplosa e, per la verità, anche il sorriso, soprattutto sui social.

C’era proprio bisogno di una delibera? Il sindaco Marinelli, da noi intervistato afferma:

“La Costituzione definisce i pubblici funzionari quelli che si devono comportare con dignità e decoro e noi a fronte di una situazione che abbiamo ritenuto un po’ di lassismo da parte del personale dipendente, abbiamo voluto mutuare questa raccomandazione da altri regolamenti. Nel momento in cui si varca la porta dell’istituzione pubblica, riteniamo che ci si debba comportare in maniera corretta con tutti”.

Forse l’aggettivo “gerarchico” posto accanto a saluto ha fatto più discutere, come per dire salutare il superiore sì, superfluo per il parigrado o un dipendente, ma anche in questo caso il primo cittadino precisa:

“La lettura della norma rende evidente come lo spirito sia quello di creare un clima di cordialità e di collaborazione, il superiore gerarchico esiste perché la pubblica amministrazione è organizzata in maniera piramidale, quindi c’è il sindaco, il segretario comunale, il responsabile dei servizi e giù a scendere. Se l’opposizione si appiglia alle frasi, alle definizioni più che alla sostanza, vuol dire che devono fare un po’ più di pratica e qualche difficoltà a leggere le carte c’è”.

Delibera che ha fatto insorgere, appunto, anche alcuni consiglieri comunali, in particolare quelli del gruppo Vivere Pianella, che la definiscono “lesiva della dignità di tutti i dipendenti, quasi a dare per presupposto che manchino delle regole di base del vivere civile”.

“La semplice educazione, – afferma una nota dell’opposizione – comporta la buona prassi di salutare tutte le volte che si entra in un ambiente chiuso, quando si entra o si esce, ogni qualvolta si incontra qualcuno, avversari compresi. Insomma, più si saluta e meglio è! Bisogna essere i primi a farlo, a prescindere dal ruolo e mai mettersi in attesa che siano gli altri. Accertato che la precedente Giunta Comunale e lo stesso Sindaco Marinelli, nel 2013, all’epoca dell’approvazione del Codice di Comportamento non avevano sentito la necessità di inserire nel codice il saluto gerarchico, – prosegue la nota, – ci chiediamo se qualche nuovo Assessore insediatosi di recente, non si senta sufficientemente rispettato da qualche dirigente o dai dipendenti. Preso atto che alcuni grandi Comuni Abruzzesi come L’Aquila, Pescara e Sulmona, non contemplano nei propri codici la norma del saluto gerarchico, il gruppo Vivere Pianella, al fine di tutelare il clima di serenità e collaborazione reciproca tra dipendenti, presenterà una mozione volta a modificare il suddetto comma 4”, concludono i consiglieri Giansante, Sergiacomo e Sposo.

Il servizio del Tg8