Pescara: taglio alberi, parla ordine Agronomi

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Taglio alberi Pescara, ordine Agronomi: “Incarico rispettato”. Presidente Di Pardo: “Coordinamento cittadino dice cose non vere”.

“Allarmismo ingiustificato, che genera solo confusione nei cittadini. Noi non entriamo nel merito di diatribe e polemiche politiche, ma ci esprimiamo soltanto in riferimento ad aspetti tecnici e professionali che, nel caso dell’affidamento per i rilievi sugli alberi pericolanti a Pescara, sono stati ampiamente rispettati, così come da normativa di riferimento nazionale”. Con queste parole, contenute in una nota, il presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei dottori Agronomi e Forestali abruzzesi, Mario Di Pardo, risponde alle accuse del Coordinamento Salviamo gli alberi, impegnato da settimane in una dura protesta contro il piano di abbattimenti degli alberi del Comune di Pescara. Gli ambientalisti nei giorni scorsi avevano messo in dubbio la correttezza e l’appropriatezza dei rilievi tecnici effettuati, su incarico del Comune, dallo studio dell’ agronomo Carlo Massimo Rabottini. Di Pardo, premettendo che la sua federazione “non fa difese d’ufficio”, replica punto su punto alle accuse mosse dal Coordinamento pescarese nei confronti di un suo associato. A partire dalla denuncia di presunte carenze nella catalogazione e individuazione delle piante da abbattere.

“Occorre partire da un concetto di fondo, ovvero dal fatto che siamo in ambiente urbano – afferma il presidente della federazione abruzzese – gli alberi presenti sono singoli e distanti tra loro, facilmente identificabili in quanto circondati da molti punti di riferimento e non è dunque necessaria un’indagine floristica e una georeferenziazione, come se fossimo su dei folti boschi di montagna”. Secondo Di Pardo, dunque, “Rabottini ha rispettato appieno l’incarico che gli è stato assegnato e in cui erano richiesti specifici aspetti professionali, e parlare di ‘abbattimenti di pini di specie ignota’ serve solo a creare inutile confusione”. Gli ambientalisti, inoltre, avevano sottolineato come il Comune di Pescara avesse aperto un pericolo precedente, limitandosi a compiere analisi visive sugli alberi da abbattere, mentre tutti gli altri Comuni italiani compiono analisi strumentali. “Sono affermazioni che non corrispondono a verità – dice il presidente della federazione – e che considero veramente esagerate e spinte da altri sentimenti, sicuramente non dalla volontà di contribuire alla corretta gestione del verde urbano e alla salvaguardia dell’incolumità fisica e dei beni dei cittadini”.