Fondazione Tercas, Mancini rassegna le dimissioni

Dopo alcuni mesi di autosospensione dall’incarico, Gianfranco Mancini ha annunciato la volontà di rassegnare le dimissioni da presidente della Fondazione Tercas di Teramo, con effetto immediato.

Le dimissioni saranno ufficializzate domani nel corso della riunione del consiglio di indirizzo. La decisione di Mancini arriva a tre mesi dalla nota con cui il ministero delle Finanze ha sollevato l’illegittimità della sua elezione in quanto, avendo già svolto due mandati, di cui il secondo superiore alla metà del previsto, non avrebbe potuto essere rieletto per un terzo mandato da presidente.

“Rinuncio all’incarico di presidente unicamente per sgombrare il campo da inutili battaglie legali e contrapposizioni che, in questo momento di gravissima crisi, il territorio e il nostro ente non possono permettersi – ha precisato Mancini in una nota – oggi quello che conta è aiutare la nostra gente con tutti i mezzi a disposizione e do atto che, anche dietro mio incoraggiamento, il Cda ed il vice presidente reggente Iommarini hanno già provveduto ad intraprendere alcune misure importanti per contrastare l’emergenza in atto. La nota con la quale il ministero delle Finanze ha ritenuto di sollevare l’illegittimità della mia elezione ha aperto un dibattito interno. L’interpretazione dei funzionari ministeriali circa alcune modalità procedurali è parsa a molti, all’interno della Fondazione, quantomeno discutibile; fra gli altri, di parere opposto, sono tre illustri legali che ne contestano la fondatezza. Le indicazioni del Mef, in realtà, pur nel dovuto rispetto per l’Istituzione, appaiono sorprendenti anche perché, se fossero così determinanti le violazioni statutarie sollevate, il Ministero stesso avrebbe dovuto rilevarle tempestivamente all’indomani dell’elezione, avendo avuto piena contezza delle sue modalità, e non dopo quattro mesi”.

Mancini si è detto dispiaciuto che “l’intervento di Roma interrompa il processo di rinnovamento della nostra Fondazione e di apertura del Palazzo che la mia presidenza aveva avviato, soprattutto in favore dei soggetti più bisognosi”. Sottolineando di non voler alimentare polemiche, ha concluso auspicando che la sua decisione “possa contribuire a ritrovare unità di intenti per una nuova stagione di impegno dell’Ente per il territorio, in un quadro di piena legalità, rigore etico e trasparenza”.

(Immagine di repertorio)